Mia figlia Amalia e il suo DOC.

Salerno - Mercoledì 29 dicembre 2021.

La convivenza quotidiana con mia figlia Amalia - che soffre del DOC (Disturbo ossessivo compulsivo) -  è tanto più difficile quanto maggiore è il suo disturbo d’ansia, ma guarire – o almeno aiutarla a stare meglio - si può e si deve, e noi genitori abbiamo il dovere di non sottovalutarne questo suo disturbo e di darle tutta la nostra comprensione ed il nostro aiuto.

Di seguito riporto alcune regole - mediate dal Web, ma anche nate dall’esperienza - che cerco quotidianamente di applicare e, quando possibile, di perfezionare.

  1. Parlarle con calma del suo disturbo, informandola che esso è piuttosto diffuso nella popolazione, e che si può guarirne del tutto, o almeno migliorare.
  2. Farle dire cosa sente, da cosa è disturbata, e consigliarla come meglio possibile.
  3. Superare i pregiudizi ed i luoghi comuni
  4. Non minimizzare le sue preoccupazioni. Questo è un punto importante, che va approfondito.
    Se pretendo da mia figlia di non mettere in atto i suoi rituali, allora rischio di esasperarne l’ansia e la paura, e quindi di far aumentare le ossessioni ed i rituali.
  5. Un poco di umorismo non guasta. Ciò aiuta a sdrammatizzare e a rendere meno importanti i rituali. Attenzione, però, a non prenderla in giro per i suoi atteggiamenti e a non mettere in ridicolo i suoi sintomi.
  6. Sostenere la cura che fa (Abilify 15 mgr., cp.), e i suoi contatti telefonici periodici con il dr. Walter Mignani, residente a Firenze, per informarlo di come sta e di come si sente, e per ricevere utili consigli ed anche incoraggiamenti.
  7. Non debbo farmi coinvolgere nei suoi “rituali”. Inoltre, restare calmo nei momenti critici: niente panico, niente ansia, ma ascoltare attentamente i suoi bisogni in quel momento. Dirle, ad esempio: “Sei coraggiosa ed intelligente. Dimmi di cosa hai bisogno, ma tieni presente che, anche se ora ti senti male, ciò che senti non è pericoloso, e ci vuole anche un poco di coraggio”.
  8. Non sminuire le sue difficoltà. Tener ben presente che in quel momento, la sua mente non è serena, e quindi evitare di dirle frasi del tipo “Non esagerare – Calmati, devi reagire.”
  9. Mantenere la propria routine quotidiana. Usare bagno, cucina e casa come sempre, senza farsi condizionare.

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 Zeferino

 

 

 

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