QUANDO PASSERA' LA TEMPESTA ...

SALERNO - Giovedì, 01/04/2021. 

LaTempestaQuando passerà la tempesta
E si animano le strade
e siamo sopravvissuti
di un relitto collettivo.

Con il cuore piangente
e il destino benedetto
ci sentiremo felici
solo per essere vivi.

E gli daremo un abbraccio
al primo sconosciuto
e loderemo la fortuna
di conservare un amico.

E poi ricorderemo
tutto quello che abbiamo perso
e una volta impareremo
tutto ciò che non abbiamo imparato.

Non saremo più invidiosi
Beh, tutti avranno sofferto.

Non avremo più ignavia
Saremo più compassionevoli.

Varrà di più ciò che è di tutti
che ciò che non ho mai ottenuto

Saremo più generosi
e molto più impegnati

Capiremo il fragile
cosa significa essere vivi

Suderemo empatia
per chi c'è e chi se n'è andato.

Ci mancherà il vecchio
che chiedeva un peso sul mercato,
che non sapevamo il suo nome
ed è sempre stato al tuo fianco.

E forse il vecchio povero
era Dio travestito.

Non hai mai chiesto il nome
perché avevi fretta.

E tutto sarà un miracolo
e tutto sarà un'eredità
e la vita sarà rispettata,
la vita che abbiamo guadagnato.

Quando passerà la tempesta
Ti chiedo Dio, triste,
che tu ci renda migliori,
come ci avevi sognato.

E la gente rimase a casa” è una poesia ispirata alla pandemia di coronavirus, scritta da Kitty O’ Meara, un’insegnante in pensione, della città di Madison, nel Wisconsin. Ha scritto questa poesia nel tentativo di frenare la propria ansia per le notizie sconvolgenti della pandemia, che poi ha pubblicato sulla sua bacheca Facebook, ed è stata letta ed apprezzata in tutto il mondo.

In Italia è conosciuta col titolo “Guarire” ed è erroneamente attribuita a Kathleen O’Meara (chiamata col diminutivo “Kitty”), una scrittrice di origini franco-irlandese che è nata nel 1839 e deceduta nel 1888, quindi è escluso pure il fatto che fu scritta durante l’epidemia della peste nel 1800., come spesso viene riportato. (nda, da -> Pausa caffè
Di seguito riporto il testo dell'altra poesia, nella lingua originale (più musicale) e nella relativa traduzione.

And people stayed home

And people stayed home
E la gente rimase a casa

and read books and listened
e lesse libri e ascoltò

and rested and exercised
e si riposò e fece esercizi

and made art and played
e crearono e giocarono

and learned new ways of being
e imparò nuovi modi di essere

and stopped
e si fermò

and listened deeper
e ascoltò più in profondità

someone meditated
qualcuno meditava

someone prayed
qualcuno pregava

someone danced
qualcuno ballava

someone met their shadow
qualcuno incontrò la propria ombra

and people began to think differently
e la gente cominciò a pensare in modo differente

and people healed.
e la gente guarì.

And in the absence of people who lived in ignorant ways,
E nell’assenza di gente che viveva in modi ignoranti

dangerous, meaningless and heartless,
pericolosi, senza senso e senza cuore,

even the earth began to heal
anche la terra cominciò a guarire

and when the danger ended
e quando il pericolo finì

and people found each other
e la gente si ritrovò

grieved for the dead people
si addolorarono per i morti

and they made new choices
e fecero nuove scelte

and dreamed of new visions
e sognarono nuove visioni

and created new ways of life
e crearono nuovi modi di vivere

and healed the earth completely
e guarirono completamente la terra

just as they were healed themselves.
così come erano guariti loro.

Un commento personale: nell'immagine-capoverso di questo articolo, l'ultima frase dell'aforisma di H. Murakumi ha punti di somiglianza con l'ultima frase del mio racconto "Quel temporale estivo sulla spiaggia ... ", dove scrivo " ... si rese improvvisamente conto che lei non era più la stessa di quando era uscita dallo chalet: qualcosa di indistinto ma tenace sarebbe rimasto per sempre nel suo cuore. Nessuno resta lo stesso dopo una tempesta."

Riferimenti

->
 A) Pausa caffè 
-> B) 
Appello: “Quando passerà la tempesta” 
-> C) 
"QUANDO la TEMPESTA PASSERA'"

APPENDICE

Di seguito si riporta un link certamente fuori posto, ma che può tornare utile in momenti in cui occorre distrarsi un poco pur lavorando.

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