I FILOSOFI ANTICHI E MODERNI
Per questa " Cronologia del pensiero filosofico " mi sono riferito alla voce sul web " Cronologia della filosofia - Wikipedia ", operando una fusione tra l' indice e la successiva tabella esplicativa, ad esso collegata.
Per brevità, alcuni filosofi minori sono state cancellati dalla lista, ma in compenso ho in mente, al contrario, di ampliare le notizie ed i concetti sia sui filosofi di maggiori importanza e sia relativamente alle voci delle varie correnti di pensiero. L' obiettivo di questo lavoro è quello di dare maggiore enfasi ai concetti più importanti, e al tempo stesso ridurre e semplificare i passaggi per arrivare ai concetti- chiave.
Buona lettura.
NOTA AUTORE: ARTICOLO IN COSTRUZIONE.
Cronologia della filosofia - Wikipedia
Ø Presocratici 600 a.C. - 400 a.C.
- Filosofia naturale ionica:
- Talete di Mileto (625 - 545 ca.) - Predisse un'eclissi; Acqua come archè (origine di tutto).
- Anassimandro (610 - 546 ca) - Primo progetto di una cosmogonia; L’arché è l'Ápeiron
- Anassimene (585 - 525 ca.) - Il cosmo è una Sostanza eterna; L’arché è l'aria
- Scuola eleatica:
- Senofane (570 - 470 ca.) - Gli uomini hanno creato gli dei, ma dio è eterno; La conoscenza è solo probabile, la verità assoluta non è conoscibile.
- Parmenide (515 – 445) - Pensare ed Essere sono identici. L'essere è immobile ed eterno. Il movimento è illusione.
- Zenone di Elea (490 -430) - Ricercò il continuo, specialmente in spazio, tempo e movimento. Paradossi di Zenone: Achille e la tartaruga e il paradosso della freccia
- Altri
- Eraclito di Efeso - 540 – 480 - il Logos è l'Uno, che permane nelle mutazioni del divenire (Panta rei). Il conflitto è il padre di tutto (pater polemos): dialettica
- Anassagora (499 – 428) - L'anima del mondo (Nous) ordina il mondo da minuscoli elementi (omeomerie). Il sole è una pietra incandescente
- Empedocle (494 - 434 ca.) - L'essere è la materia e il divenire è la forza. Amore e odio sono le forze primordiali dei quattro elementi
- Pitagorici
- Pitagora (580 - 500 ca.) - Numero come principio universale, e.g. nella musica - La terra è una sfera
- Alcmeone di Crotone (500 ca. - ?) - La mancanza di armonia causa malattia - Il cervello è l'organo della percezione
- Atomisti
- Leucippo (V secolo ca.) - Fondatore dell'Atomismo
- Democrito (460 - 371) - La materia è fatta di atomi indivisibili - Anche l'anima è atomica (Materialismo)
- Sofistica
- Protagora (490 – 411) - "L'uomo è la misura delle cose" - Religione e Stato sono necessità naturali
- Trasimaco (450 ca. ) - "La Giustizia è il vantaggio del più forte" (Citazione in Platone)
- Isocrate (436 - 338 ca) - Direttore di una scuola di retorica
v Grecia Classica 450 a.C. - 322 a.C. (morte di Aristotele)
Ø I tre grandi Ateniesi
- Socrate (469 – 399) - Sapere di non sapere - Dialogo come ricerca della verità - «Conosci te stesso» - Il vero sapere conduce alla virtù - Maestro di Platone, accetta la condanna a morte
- Platone (427 – 347) - Dottrina che si esprime nella forma dei miti e dei dialoghi - Le idee (Vero, Buono, Bello) modelli reali del mondo sensibile - La sapienza contrapposta alle apparenze (mito della caverna) - Filosofia come eros e come dialettica - Innatismo della conoscenza e visione intuitiva del Bene - Lo Stato organizzato secondo ragione
- Aristotele (384 - 322 ca. ) - Filosofia come scienza delle cause e ricerca delle essenze- L'essere come sostanza distinta dagli accidenti - Fondazione della teologia e dell'etica: l'uomo "animale politico" - Intuizione contemplativa al culmine della conoscenza - Fondatore della logica formale sulla base del sillogismo - Maestro di Alessandro Magno
- Socratici
- Senofonte (426 - 366 ca.) – Storico - Seconda fonte importante su Socrate
- Diogene (399 – 323) - Ciò che è naturale è morale. - L'uomo è cittadino del mondo.
- Teodoro di Cirene (460 – 399) - Insegnante di matematica di Platone
v Ellenismo e tarda antichità 300 a.C. - 300 d.C.
Ø L'Accademia
- Senocrate (396 - 314) - Divise la Filosofia in logica, fisica ed etica
- Arcesilao (316 – 241) - '’Scholarca'’ della seconda Accademia, che si agganciò alla dialettica socratica - Insegnò la sospensione del giudizio (principio scettico) - Solo la probabilità è raggiungibile, il che è sufficiente per la vita.
- Carneade (214 – 129) - Fondatore della nuova Accademia - Dialettica come metodo - Verità come evidenza empirica solo con probabilità
- Antioco di Ascalona (120 - 68 ca.) - Connessioni col platonismo, peripato e Stoa - (Fondazione della fase eclettica dell'Accademia) - maestro di Cicerone
- Marco Terenzio Varrone (116 – 27) - Autore di un'estesa letteratura - Enciclopedia in nove libri
- Il Peripato
- Teofrasto (371 – 287, dubbio) - Seguace di Aristotele - Enfasi sulla causa efficiens (causalità naturale) invece della causa finalis
- Stratone di Lampsaco (340 – 269) – Scolarca - Interpretazione materialista di Aristotele - La forza efficiente della forma è nella materia stessa
- Aristarco di Samo (310 – 230) - Sviluppò un modello eliocentrico: considerava il sole come una stella fissa
- Gli epicurei
- Epicuro (341 - 270) - Radunava i suoi discepoli in un giardino (Kepos) - Concezione materialista (atomista) - La felicità è piacere con misura (quindi non edonismo)
- Diogene da Babilonia (240 - 150 ca.) - Teoria dello scopo della vita (Telos) e dei fondamenti etici - Nella dialettica creò una teoria del significato (Semiotica) Stoica
- Cicerone (106 – 43) - Politico, Avvocato, Retore- Rappresentò insegnamenti della Stoa e della Nuova Accademia - È l'ispiratore dell'Umanesimo.
- Seneca (4 a.C. - 65 d.C) - Autore che si occupò anche di questioni pratiche dell'etica.
- Epitteto (50 – 138 ca.) - Scrisse un manuale di morale. “Non i fatti preoccupano le persone, ma la loro visione dei fatti".
- Scetticismo
- Pirrone (360 – 270) - Fondatore dello scetticismo - La verità non può essere stabilità né dalla percezione dei sensi, né dal giudizio
- Enesidemo (I secolo a.C.) - Riteneva necessaria la sospensione del giudizio (Epoché scettica). Enunciò a tal proposito i celebri dieci tropi
- Agrippa (I secolo a.C.) - Filosofo scettico, enunciò i celebri cinque tropi, in aggiunta a quelli di Enesidemo
- Tolomeo (87 – 150) - Sviluppò il sistema geocentrico, influente nel medioevo. - Scrisse una grande opera sulla matematica e astronomia
- Galeno (122 – 199) - Scrisse un eccellente manuale di medicina
- Neoplatonismo
- Plutarco (45 - 125 ca.) - Estesi scritti sull'etica - 23 biografie ("le vite parallele") contrapponendo sempre due personaggi, uno greco ed uno romano
- Plotino (205 - 270 ca.) - Influsso Persiano e Indiano nella dottrina delle tre ipostasi - 1. L'Uno ineffabile si autogenera emanando il molteplice - 2. L'Intelletto, identità di essere e pensare, sede delle idee - 3. Anima si sdoppia diventando Anima del mondo - Circolarità e polarità dell'Uno: processione e ritorno - Filosofia come percorso salvifico e di liberazione per l'uomo
- Porfirio (234 - 304 ca.) - Avverso al cristianesimo ma molto influente sulla Patristica - Scrisse trattato sulle categorie di Aristotele (Isagoghe) - Fonte del problema degli Universali
Ø Patristica 100 – 500
- Padri della Chiesa
- Ignazio d'Antiochia († 107)
- Policarpo di Smirne (69 – 155)
- Eretici e Gnosi
- Basilide (125 ca.) - L'anima è uno straniero smarrito sulla terra - La sfera di dio si raggiunge staccandosi da tutte le cose terrene
- Mani (216 - 276 ) - Religione persiana del Manicheismo - Salvezza grazie alla vittoria della luce sulle tenebre
- Apologeti
- Giustino (100 - 163 ) - La Filosofia conduce a Dio, ma le domande fondamentali trovano risposta solo nelle scritture.
- Atenagora (130 – 190) - Lettera di implorazione per i cristiani all'imperatore Marco Aurelio
- Ireneo (120 – 200) - Come vescovo di Lione oppose gli eretici - È considerato il fondatore della dogmaticità della chiesa
- Tertulliano (160 – 225) - Come primo scrisse in latino e creò importanti concetti del latino ecclesiastico - La filosofia ha solo il compito di complementare la dottrina della chiesa
- Cipriano (200 – 258) - Battesimo dei bambini - Sviluppò la dottrina della fede come pietà di dio
- Sistematizzazioni Teologiche
- Agostino (354 – 430) - Creò la teologia di fondo per quasi 1000 anni di storia - Teoria della predestinazione: perdono per il peccato originale e salvezza per Grazia di Dio - Nella Città di Dio propose la separazione di Stato e Chiesa Filosofia del tempo e del dubbio
Ø Scolastica 500 – 1400
- Prima scolastica
- Anselmo di Canterbury (1033 – 1109) - Applicò la dialettica come metodo alla teologia cristiana. - Introdusse la prova ontologica di Dio – Confessò (… professò!) con Agostino Credo, ut intelligam (Credo, per poter comprendere).
- Gilberto di Poitiers (1080 – 1145) - Rappresentante del realismo nella diatriba degli universali - Distinse concettualmente "Dio" e "Divinità" come anche "individualità" e "singolarità"
- Pietro Abelardo (1079 – 1142) - Filosofo più significativo della prima scolastica Proponente del concettualismo nella diatriba sugli universali - Sviluppò il metodo scolastico (Sic et non) - Scrisse riguardo all apace tra le religioni e sviluppò un'etica della responsabilità - Ebbe un famoso affare romantico con Eloisa
Ø Filosofia araba ed ebraica nel Medioevo
- Avicenna (980 – 1037) - "Libro della Guarigione" come opera fondamentale Concettualismo ed emanazione
- Averroè ((Ibn Rušd), 1126 – 1198) - Commentari su Aristotele (Per Tommaso: "Il commentatore")- L'anima individuale è mortale, ma lo spirito dell'Uomo è immortale - La religione è per le masse, la filosofia invece ha bisogno di intelletto.
- Mosè Maimonide (1135 – 1204) - Coloro che dubitano devono trovare la fede tramite l'intelletto - etica dei valori
- Alta scolastica
- Tommaso d'Aquino (1225 – 1274) - Armonia tra scienza e ragione - Verità = adaequatio rei et intellectus - Precedenza delle dottrine rivelate (sacramenti, giorno del giudizio, nascita da vergine) - Dio come causa (causa efficiente) e fine (causa finale) - virtù cardinali Immortalità dell'anima
- Ruggero Bacone (1214 – 1294) - Primo empirismo con esperimenti pratici - Si rivolse contro pregiudizi, abitudini e carenza di autocritica
- Dante Alighieri (1265 – 1321) - Richiamo alla vocazione universale dei due poteri: civile e religioso - Ideale della patria messo in pericolo dagli interessi particolari - La cupidigia ostacola il raggiungimento del fine soprannaturale degli uomini
- Tarda scolastica
- Guglielmo di Ockham (1280 – 1347) - Il rasoio di Occam - Contributi alla Logica e alla Filosofia del linguaggio - Concetti non sono immagini, ma solo segni (Nominalismo) - Separazione tra Stato e Chiesa
- Marsilio di Inghen (1335 – 1396) - Cofondatore dell'Università di Heidelberg
- Giovanni Buridano (1300 – 1358) - Si occupò del libero arbitrio (l'Asino di Buridano)
- Misticismo Medioevale
- Bernardo di Chiaravalle (1090 – 1153) - La virtù propriamente cristiana è l'umiltà
- Maestro Eckhart (1260 – 1328) - La ragione non è compiuta senza la contemplazione
Ø Umanesimo e Rinascimento 1400 – 1600
- Poeti e artisti
- Petrarca (1304 – 1374) - Primo umanista - Dissidio tra dimensione mondana e spirituale dell'uomo - Recupero della filosofia agostiniana
- Boccaccio (1313 - 1375) - Fondatore del romanzo italiano - Rappresentazione naturalista dell'amore
- Leonardo da Vinci (1452 – 1519) - Uomo universale: artista, architetto, tecnico e anatomista - Sperimentazione e leggi matematiche sottese alla natura
- Michelangelo Buonarroti (1475 – 1564) Pittore e scultore - L'artista è come Dio che infonde l'idea nella materia
- Umanesimo
- Angelo Poliziano (1454 - 1494 ) - Insegnò letteratura greca e latina a Firenze - Compositore di rime
- Erasmo da Rotterdam (1466 – 1536) - Agostiniano critico della chiesa, ma contrario allo scisma - Oppositore di Lutero nel dibattito sul libero arbitrio - A favore della tolleranza religiosa e rifiuto del nazionalismo e della guerra.
- Filosofi
- Nicola Cusano (1401 – 1464) - Dio è un mondo "contratto" in cui gli opposti coincidono -L'universo è l'esplicatio dell'Essere - La conoscenza di Dio avviene per una "dotta ignoranza" - Tentativo di quadratura del cerchio
- Giovanni Bessarione (1403 – 1472) - Bizantino e Platonico - fondò un'importante biblioteca
- Lorenzo Valla (1407 – 1457) - Ricerche sulla libera volontà - A favore di una valutazione positiva del piacere (ripresa dell'epicureismo)
- Marsilio Ficino (1433 – 1499) - Primo direttore della nuova accademia a Firenze - Platonismo e Cristianesimo uniti in una pia filosofia opposta al materialismo - L'uomo riassume in sé gli estremi dell'universo - L'Amore come movimento ascensivo dell'uomo e discensivo di Dio
- Pico della Mirandola (1463 – 1494) - Sostenitore della dignità dell'uomo - Concilia neoplatonismo e aristotelismo secondo un ideale di armonia universale - Dedito alla sapienza della cabbala cristiana
- Michel de Montaigne (1553 – 1592) - Formulò il suo scetticismo in Essais
- Niccolò Machiavelli (1469 – 1527) - Il dominio politico è da giudicare in termini di utilità non di morale - I tre scopi della repubblica sono libertà dei cittadini, grandezza e benessere comune
- Tommaso Moro (1478 – 1535) - Scrisse un'Utopia sul miglior modo per dare forma alle istituzioni pubbliche senza proprietà privata, con istruzione per tutti e libertà di religione
- Riforma protestante
- John Wyclif (1330 – 1384) Contestazione del potere politico del Papa
- Martin Luther (1483 – 1556) - Considerato il padre spirituale della Riforma - Contro le indulgenze, l'acquisto degli uffici (Aemterkauf), i pellegrinaggi e le caste. La fede da soli, la Scrittura da soli, la grazia da soli
- Giovanni Calvino – (1509 – 1564) - Compilò il Catechismo di Ginevra e un ordine ecclesiastico fortemente disciplinato
- Scienziati della natura
- Niccolò Copernico (1473 – 1543) - Costruzione del sistema eliocentrico dalle osservazioni
- Paracelsus (1493 – 1541) - Criticò la medicina tradizionale dell’ epoca - Sviluppò la conoscenza farmaceutica (Laudanum)
- Girolamo Cardano (1501 – 1576) - Famoso come medico e matematico del giunto cardanico
- Giordano Bruno (1548 – 1600) - Annunciò l'infinità dei pianeti e dell'Universo - Cultore della magia e dell'alchimia - Dio è una fonte di eterno mutamento che pervade la natura - Eroico furore per far trionfare il divino - Morì sul rogo durante l'Inquisizione perché ritenuto eretico
- Tommaso Campanella (1568 – 1639) - L'autocoscienza è condizione immediata dell'essere - Essenza trinitaria dell'uomo - Recupero di un sensismo neoplatonico a livello cosmico - L'utopia cristiana de La città del Sole
- Galileo Galilei (1564 – 1642) - Leggi sulla caduta dei gravi come esito della meccanica - Il libro della natura è scritto nel linguaggio della matematica - Abbandono delle essenze universali e conoscenza limitata alla quantità
- Johannes Kepler (1571 – 1630) - Dimostrò matematicamente Copernico
- Pierre Gassendi (1592 – 1655) - Dimostrò Keplero con il calcolo astronomico - Si dichiarò filosofo atomista assieme ad Epicuro e Aristotele
- Isaac Newton (1642 – 1727) - Scopri la legge della gravitazione universale. Formulò ipotesi e le provò.
v Età moderna 1600 – 1800
Ø Età Barocca
- Empirismo
- Francis Bacon (1561 – 1626) - Sapere è Potere - Promosse la ricerca della conoscenza naturale - Scrisse un'Utopia: La Nuova Atlantide
- Thomas Hobbes (Thomas Hobbes) - Diritto di Natura: bellum omnium contra omnes homo homini lupus est - Soluzione: Stato come contratto sociale
- John Locke (1632 – 1704) _ La Coscienza è alla nascita una tabula rasa tutta la conoscenza proviene dai sensi (sensismo) - Libertà, Uguaglianza, Persona e Proprietà sono diritti inalienabili
- George Berkeley (1685 – 1753) - Empirista e Idealista - Essere significa essere percepito (esse est percepi) - Il Mondo è un fenomeno prodotto dalla Coscienza umana
- David Hume (1711 – 1776) - Non solo importante economista e teorico del liberalismo ma anche moralista che inventò l'osservatore esterno
- Razionalismo
- René Descartes (1596 – 1650) Il dubbio sistematico come causa del cartesianismo - Dualismo tra mente (res cogitans) e corpo (res extensa) - Importante anche come matematico (geometria analitica) e teorico della scienza
- Blaise Pascal (1623 – 1662) - Matematico (calcolo delle probabilità) e Letterato I Pensées sono pensieri personali sulla sofferenza e sulla fede
- Baruch Spinoza (1632 – 1677) - Dio come unica sostanza infinita (monismo) – Panteismo
- Leibniz (1646 – 1716) - Dottrina delle monadi (Monadologia) con Dio come monade suprema - Armonia prestabilita (dualismo) - Calcolo infinitesimale e calcolo combinatorio - Primo teorizzatore dell'inconscio
- Altri filosofi
- Michel de Montaigne (1533 – 1592) - Fondatore della saggistica - Umanista e scettico
- Giambattista Vico (1668 – 1744) - Filosofo della Storia - intima correlazione tra Filosofia e Filologia
- Francia
- Montesquieu (1689 – 1755) - Filosofo della storia e teorico dello Stato - Con l'idea della divisione del lavoro diede le fondamenta per la Costituzione americana
- Voltaire (1694 – 1778) - Critico dell'assolutismo e del feudalesimo - Con l'idea della divisione del lavoro diede le fondamenta per la Costituzione americana ..ctrl !
- Rousseau (1712 – 1778) - L'uomo è predeterminato - Volonté générale (opinione comune) come regolativa - Pedagogia come costruzione dell'istinto sociale
- Denis Diderot (1713 – 1784) - Fondatore dell'Enciclopédie
- Jean d'Alembert (1717 – 1783) - Matematico e Fisico - Importante partecipazione nell'enciclopedia
- Condorcet (1743 – 1794) - Enciclopedista liberale - Rinunciò al suo titolo nobiliare
- Inghilterra
- Isaac Newton (1642 – 1727) - Filosofo naturale. - Philosophiae Naturalis Principia Mathematica (1687)
- Lord Shaftsbury (1671 – 1713) - Scrisse sulla libertà e sulla morale Combatté contro l'egoismo di Hobbes
- Germania
- Johann Heinrich Lambert (1728 – 1777) - Matematico e gnoseologo - Ebbe stretti contatti epistolari con Kant
- Immanuel Kant (1724 – 1804) - Massimo teorico dell'illuminismo - L'uomo ha la legge morale in sé - Distinzione tra realtà conoscibile (fenomeno) e cosa in sé (noumeno)
- Romanticismo
- Friedrich Heinrich Jacobi (1743 – 1819) - La filosofia guida all'ateismo e al fatalismo - La ragione si riferisce alla ricezione di cose ultrasensibili per le quali si può solo aver fede
- Friedrich Schlegel (1772 - 1829) - Filosofo della cultura e della lingua Fondò la scuola romantica
- Friedrich Schleiermacher (1772 - 1829 ) - Avversario di Hegel nell'università di Berlino - Importanti stimoli per l'ermeneutica
- L'Idealismo tedesco
- Johann Gottlieb Fichte (1762 - 1814) - Dalla ragione del soggetto nascono materia, spirito e idee come realtà oggettiva - L'Io produce il non-Io, che è l'oggetto della conoscenza naturale - Dalla coscienza e dall'Io attivo nascono la conoscenza e la libertà
- Friedrich Schelling (1775 – 1854) - L'Io e il mondo sono uniti nella coscienza di soggetto e oggetto - Tutto è formato da due forze contrapposte - finito e infinito, ecc. m - Arte come organo della filosofia
- Georg Wilhelm Friedrich Hegel (1770 – 1831) - Il pensiero stabilisce la verità degli opposti - Natura e Spirito sono manifestazioni del proprio intelletto conoscente - Il divenire come dialettica di tesi, antitesi e sintesi - Questo si rispecchia anche nello Spirito soggettivo (scienza naturale), nello Spirito oggettivo (etica e diritto) e nello Spirito assoluto (arte, religione, filosofia).
- Positivismo e scienza naturale
- Auguste Comte (1798 – 1857) - Rappresentò uno stretto determinismo e un quadro del mondo meccanicistico - Interpretazione del mondo secondo i tre stadi (teologico, metafisico, positivo)
- Jeremy Bentham (1748 – 1832) - Fondatore dell'utilitarismo
- John Stuart Mill (1806 – 1873) - Continuò l'utilitarismo e promosse il suffragio universale Psicologia dell'associazione e teoria dell'induzione
- Herbert Spencer (1820 – 1903) - Evoluzionismo come applicazione di Darwin alla società
- Johann Friedrich Herbart (1776 – 1841) - Logica come scienza delle condizioni del significato del concetto – Pedagogo
- Richard Avenarius (1843 – 1896) - Con Mach fondatore del criticismo empirico
- Ernst Haeckel (1834 – 1919) - Ampliò la teoria evoluzionistica - Pose Dio uguale alle leggi naturali
- Materialismo
- Ludwig Feuerbach (1804 – 1872) - Anche i pensieri e le idee sono forme esteriori della materia - La religione è un fenomeno antropologico (=afferma di ridurre la teologia ad antropologia; secondo lui l'uomo proietta in Dio le proprie aspirazioni e desideri insoddisfatti, creando un idolo in cui si aliena).
- Karl Marx (1818 – 1883) - L'essere sociale determina la coscienza I filosofi non devono interpretare il mondo ma cambiarlo
- Friedrich Engels (1820 – 1895) - Compagno filosofico di Marx
- Trascendentalisti
- Ralph Waldo Emerson (1803-1882) – Esistenzialismo - Fiducia in se stessi, perfezionismo sovramorale, Oltreanima, gli umori determinano le visioni del mondo, pensatore come rivoluzionario culturale, poeta come liberatore, ideale di un uomo oltre l'uomo, amore della vita intramondana, pensiero affermativo.
- Henry David Thoreau (1817-1862) – Esistenzialismo - Fiducia in sé, individualismo solitario, disobbedienza civile, autarchia intellettuale, autenticità, vita nell'eterno presente, filosofia della casa.
- Pensatori solitari
- Wilhelm von Humboldt (1767 – 1835) - Umanismo e politica della cultura - Il modo proprio della comunità linguistica stabilisce l'autocomprensione - L'uomo di Stato è rappresentante del popolo e non educatore. Precursore del esistenzialismo. Grande pensatore controcorrente.
- Giacomo Leopardi (1798 – 1837) - L'infelicità è destinata a ogni cosa. Il non senso del tutto. La morte naturale come strumento di salvezza. Critica alla illusioni della società. La ragione e il piacere come strumenti di salvezza o condanna. Scopo della vita deve essere la solidarietà umana dettata dalla razionalità.
- Arthur Schopenhauer (1788 – 1860) - Il mondo esterno è apparenza - Le rappresentazioni nel tempo e nello spazio sono prodotte dalla Volontà L'egoismo come principale fonte di sofferenze può trovare pace solo attraverso l'arte - Etica fondata sulla compassione
- Sören Kierkegaard (1813 – 1855) - L'uomo non è capace della trascendenza - Categorie fondamentali di esistenza, angoscia, libertà, scelta.
- Friedrich Nietzsche (1844 – 1900) - Grande pensatore antisistematico - Contrapposizione tra apollineo (razionale) e dionisiaco (artistico/vitale) - La verità si adagia sul mito, lingua e concetti sono antropomorfi - La vera realtà ha sempre una prospettiva soggettiva - La morale moderna è un segno della debolezza - Nichilismo in cui si legano oltreuomo, eterno ritorno e volontà di potenza
- Neokantismo
- Eduard Zeller (1814 – 1908) - Fondatore della gnoseologia come disciplina
- Otto Liebmann (1814 – 1912) - "Zurück zu Kant!" (Bisogna tornare a Kant)
- Friedrich Albert Lange (1828 – 1878) - Una storiografia critica del materialismo
- Hermann Cohen (Non concetti ma giudizi sono il fondamento del pensiero umano Fondatore della Scuola di Marburgo)
- Paul Natorp (1854 – 1924) - Si occupò soprattutto della logica delle scienze - Rifiuta l'esitenza della "cosa in sé" e delle intuizioni indipendenti dal intelletto.
- Karl Vorländer (1860 – 1928) - Storico della filosofia e marxista - Biografo e editore di Kant
- Wilhelm Windelband (1848- 1915) - Dottrina dei valori universali - Verità nel pensare, bontà nel volere, bellezza nel sentire - Capire Kant significa andare oltre.
- Heinrich Rickert (1863 – 1936) - Filosofia dei valori - Scienza della cultura contro Scienza della Natura
- Emil Lask (1875 – 1915) - Teoria delle categoria e dei giudizi
- Robert Reiniger (1875 – 1915) - Teoria delle categoria e dei giudizi
- Ernst Cassirer (1874 – 1945) - Storia dell'epistemologia - Filosofia delle forme simboliche
- Alois Riehl (1844 – 1924) - Criticismo per rendere attuale Kant
- Richard Hönigswald (1875 – 1947) - Il problema del "dato" - Teoria generale del metodo
- Hans Vaihinger (1852 – 1933) - "Philosophie des Als Ob" - fondatore della rivista "Kant - Studien"
- Psicologismo
- Gustav Theodor Fechner (1801 – 1887) - Voleva osservare i comportamenti fisici nella psicologia
- Eduard von Hartmann (1842- 1906) - Realismo critico - Filosofia dell'inconscio
- Franz Brentano (1838 – 1917) - Fondatore della psicologia dell'azione - Coniò il concetto di intenzionalità - Diede le prime direttive per la scuola fenomenologica di Husserl
- Alexius Meinong (1853 – 1920) - Fondatore della Gegenstandstheorie - Importanti contributi alla psicologia gestaltista - Ricerca della contrapposizione tra sentimento e desiderio
- Pragmatismo
- Charles Sanders Peirce (1839 – 1914) - La conoscenza è uno scambio tra dubbio e convinzione - Formulò il fallibilismo e il metodo dell'abduzione - Con la sua semiotica diede le basi per la filosofia del linguaggio
- William James (1842 – 1910) - Scettico e forte empirista - Le teorie si verificano con la spiegazione utile
- John Dewey (1859 – 1952) - Pragmatismo nell'ambito della pedagogia e della sociologia
- George Herbert Mead (1863 – 1931) - Interazionismo simbolico - Comportamentismo sociale
- Ferdinand Canning Scott Schiller (1864 – 1937) - Rappresentante del pragmatismo inglese orientato verso James
- Filosofia della vita
- Wilhelm Dilthey (1833 – 1911) - Esperienza dei nessi – Differenza di spiegazione e comprensione - Sviluppo dell'ermeneutica anche nell'arte, nel diritto e nella religione
- Henri Bergson (1849 – 1941) - Il tempo esperito come stato dell'anima L'intuizione permette la conoscenza dell'essenza del tutto
Ø Scienziati, critica culturale e storica, fenomenologia, realismo critico
- Scienziati
- Max Planck (1858 – 1947) - Scoprì l'effetto quantico - Compagno di Einstein
- Albert Einstein (1879 – 1955) - La sua teoria della relatività condizionò il quadro mondiale “Dio non gioca a dadi“ – ricercò la prova del determinismo
- Werner Karl Heisenberg (1901 – 1976) - Il principio di indeterminazione scosse il determinismo
- Niels Bohr (1885 - 1962) - Il principio di complementarità mostra che tutte le scoperte sono fondate su teorie
- Erwin Schrödinger (1887 – 1961) - La meccanica ondulatoria come ulteriore fondamento della fisica moderna - Gatto di Schrödinger e salto quantico
- Wolfgang Pauli (1900 – 1958) - Contributo essenziale alla meccanica quantistica di Heisenberg - Scambio epistolare con C.G. Jung sul problema psicofisico
- Carl Friedrich von Weizsäcker (1912 – 2007) - Fisico quantistico, astrofisico e filosofo - Unì religione, contemplazione orientale e filosofia - Filosofia del tempo
- Sigmund Freud (1856 – 1939) - Psicoanalisi: Io, Es, Super-Io
- Alfred Adler (1870 – 1937) - Fondatore della psicologia individuale
- Carl Gustav Jung (1875 – 1961) - Psicologia analitica
- Albert Schweitzer (1875 – 1965) - Lambaréné - Importanti lavori in filosofia morale
- Karl Bühler (1879 – 1963) - Importante teorico del linguaggio - Rappresentante della scuola di Würzburg
- Percy Williams Bridgman (1882 – 1961) - Fisico dell'alta pressione – Operazionalismo
- Norbert Wiener (1882 – 1961) - Fondatore della cibernetica
- Critica storica e culturale
- Oswald Spengler (1880 – 1936) - "Decadenza dell'occidente“ - Filosofia della cultura pessimista
- José Ortega y Gasset (1883 – 1953) - Vicino alla filosofia della vita
- Karl Lamprecht (1856 – 1915) - Vide contro lo storicismo delle regolarità nella storia
- Joachim Ritter (1903 – 1974) - Filosofia pratica come ermeneutica - Dizionario storico della filosofia
- Fenomenologia
- Edmund Husserl (1859 – 1938) - Mira ad una stretta scientificità della filosofia e della logica contro lo psicologismo - Attraverso il metodo della riduzione fenomenologica si arriva all'essenza
- Edith Stein (1891 – 1942) - Monaca cattolica di origine ebraica; uccisa ad Auschwitz - Fondazione filosofica della psicologia
- Ludwig Landgrebe (1902 – 1991) - Filosofia trascendentale della storia fondata in maniera fenomenologica
- Alfred Schütz (1899 - 1959 ) - Sociologia fenomenologica
- Hedwig Conrad-Martius (1888 – 1966) - Ricerche sul problema della realtà
- Otto Friedrich Bollnow (1903 – 1991) - Unì la fenomenologia all'esistenzialismo, ermeneutica e pedagogia
- Oskar Becker (1889 – 1964) - Fenomenologia della geometria - ruolo negativo al tempo del nazismo
- Heinrich Rombach (1923 – 2004) - Sviluppò un'ontologia strutturale
- Realismo critico
- Oswald Külpe (1862 – 1915) - Rappresentante della scuola di Würzburg e della psicologia cognitiva Kantiano
- Nicolai Hartmann (1882 – 1950) - Ontologia come superamento della contrapposizione tra materialismo e idealismo
Ø Antropologia filosofica, filosofia dell'esistenza, filosofia sociale
- Antropologia filosofica
- Max Scheler (1874 – 1928) - Etica dei valori materiale - la persona è l'essere che esponendosi nell'apertura (Weltoffenheit) scopre di essere privo di una forma predefinita e bisognoso di un processo di formazione (Bildung), cioè di nascere una seconda volta
- Helmut Fahrenbach (*1928) - Antropologia ed esistenzialismo
- Esistenzialismo
- Martin Heidegger (1889 – 1976) - Ontologia fenomenologica – l'essere è nell'Esserci (Dasein); Esserci = essere-nel-mondo Esistenziali contrapposti alle categorie – apertura della Cura – esposizione della temporalità (Zeitlichkeit)
- Jean-Paul Sartre (1905 – 1980) L'esistenza precede il divenire L'uomo è condannato alla libertà La responsabilità non può essere trasmessa
- Albert Camus (1913 – 1960) L'insensatezza del mondo è fatto - Sisifo come metafora della situazione assurda della vita umana
- Karl Jaspers (1883 – 1969) - L'uomo non può abbracciare la propria totalità – Le situazioni limite mostrano la dubbiezza della visione scientifica del mondo
- Filosofia sociale
- Max Weber (1864 – 1920) - Scienza libera dal giudizio di valore delle classi sociali - Etica della responsabilità ed etica della convinzione
- Niklas Luhmann (1927 – 1998) - Fondatore della teoria sistematica della sociologia Variante del costruttivismo radicale - La comunicazione come elemento semplice guida la società
- Erich Fromm (1900 – 1980) – “L'arte di amare“ - Critico sociale
Ø Positivismo logico, filosofia analitica, logicismo, razionalismo critico
- Positivismo logico
- Moritz Schlick (1882 – 1936) - Fisico e teorico della scienza - Fondatore del Circolo di Vienna
- Friedrich Waismann (1896 – 1959) - Opere sulla logica e la filosofia del linguaggio
- Kurt Gödel (1906 - 1978 ) - Teoremi di incompletezza di Gödel - Una teoria assiomatica non può dimostrare la propria consistenza
- Rudolf Carnap (1891 – 1970) - Analisi logica del linguaggio della scienza Problemi illusori della filosofia (Metafisica) -Logica modale e induzione basata sul calcolo delle probablilità
- Hans Reichenbach (1891 – 1953) - La verità non può essere dedotta dall'osservazione/percezione - la conoscenza consiste in conclusioni basate sulla probabilità
- Carl Gustav Hempel (1905 – 1997) - Schema di Hempel-Oppenheim - Una spiegazione è data quando sono soddisfatte certe condizioni di adeguatezza.
- Filosofia analitica
- Bertrand Russell (1872 – 1970) - Fondazione della matematica sulla logica (logicismo) -Paradosso di Russell nell'insiemistica - Atomismo logico nella filosofia della lingua
- Ludwig Wittgenstein (1889 – 1951) - Analisi della lingua per chiarire confusioni - Tavole di verità - Giochi linguistici e famiglie di linguaggi
- Gilbert Ryle (1900 – 1976) - Mito dello "Ghost in the Machine" (lo spirito nella macchina) - Errore categoriale = concetto errato nel contesto
- John Langshaw Austin (1911 – 1960) Teoria degli atti linguistici Locuzione = espressione; illocuzione = funzione dell'espressione; perlocuzione = conseguenza dell'espressione
- Richard Mervyn Hare (1919 – 2002) - Lingua della morale è soprattutto prescrittiva
- Peter Frederick Strawson (1919 – 2006) - I singoli oggetti determinabili nello spazio/tempo sono reali - Il porre stati di cose astratti equivalenti alla realtà è metafisica - Le teorie con il maggior successo sopravvivono
- Willard Van Orman Quine (1908 – 2000) - Una teoria può essere confutata solo nella sua totalità (Olismo) - Ogni elemento dell'osservazione e ogni espressione sono carichi di teoria - Empirismo stretto e esigenza di naturalismo = fine della filosofia
- Peter Bieri (1944 - ) - Filosofia analitica del linguaggio e della mente
- Ansgar Beckermann (1945 - ) - Determinismo: libertà è il coincidere di pensare e volere
- Logicismo
- Giuseppe Peano (1858 – 1932) - Assiomi di Peano - Il latino senza declinazioni come lingua base
- David Hilbert (1862 – 1943) - Definizioni di concetti e dimostrazioni nella matematica
- Razionalismo critico
- Karl Raimund Popper (1902 – 1994) - Una conoscenza certa non è possibile - Le teorie scientifiche devono poter essere falsificate - Un'ipotesi è tanto migliore quanto viene testata - Proposta di una società aperta fondata sul metodo della prova ed errore
- Ernst Topitsch (1919 – 2003) - Criticò le conoscenze presunte basate su formule vuote - Amico di Albert, distante da Popper
- Hans Albert (1921 - ) - Filosofo sociale – Positivismusstreit - Münchhausen-Trilemma
Ø Filosofia politica, comunitarismo, neomarxismo e teoria critica
- Filosofia Politica
- Friedrich Wilhelm Foerster (1869 – 1966) - Filosofo morale - Pacifista - NS-Gegner
- Hannah Arendt (1906 – 1975) - natura del potere, analisi sulla politica, l'autorità e il totalitarismo - l'uomo trova se stesso nella vita comune
- Isaiah Berlin (1909 – 1997) - natura del potere, analisi sulla politica, l'autorità e il totalitarismo - l'uomo trova se stesso nella vita comune
- Eric Voegelin (1901 - 1985 ) - Teoria dello Stato
- Robert Nozick (1938 – 2002) - Teoria della società libertaria
- Comunitarismo
- Amitai Etzioni (*1929) - La società attiva
- Michael Walzer (*1935) - Critico del liberalismo
- Neomarxismo e Teoria critica
- Max Adler (1873 – 1937) - Austromarxismo
- Antonio Gramsci –(*1891 – 1937) - Coniò il concetto di società civile
- Theodor W. Adorno (1903 – 1969) - Dialettica negativa - Teorie estetiche e filosofia della musica
- Jürgen Habermas (*1929) - Conoscenza e interesse - Teoria dell'atto comunicativo
Ø Filosofia ebraica, filosofia della religione, altri filosofi
- Filosofia ebraica
- Martin Buber (1878 - 1965 ) - Filosofia del Tu - Filosofia del dialogo
- Franz Rosenzweig (1886 – 1929) - Dialogo interreligioso
- Filosofia della religione
- Paul Tillich (1886 – 1965) - Socialista religioso - Vicino al criticismo
- Karl Barth (1886 – 1968) - Teologia dialettica - Chiesa permissiva
- Rudolf Bultmann –(1884 – 1976) - Demitologizzazione dei testi - Ontologia dell'esistenza
- Josef Pieper (1904 – 1997) - Neotomista - Antropologia filosofica
- Johann Baptist Lotz (1903 – 1992) - Neotomista – Esistenzialismo
- Romano Guardini (1885 – 1965) - Esposizione esistenziale delle vite e dei pensieri
- Altri filosofi
- Hans-Georg Gadamer (1900 – 2002) – Ermeneutica
- John Rawls (1921 – 2002) - Teoria della giustizia - Liberalismo politico
- Karl-Otto Apel (*1922) - Trasformazione della filosofia trascendentale - Filosofia del discorso - Teoria dell'agire comunicativo (etica comunicativa)
- Peter Singer (*1946) - Concetto della persona come problema dell'etica - Eutanasia e aborto
- Peter Singer (*1946) - Concetto della persona come problema dell'etica - Eutanasia e aborto
- Peter Sloterdijk (*1947) - Critico della ragione cinica - Visione psico-storica degli accadimenti del mondo
- Norbert Bolz (*1953) - Filosofo dei media
- Wilhelm Schmid (1953) - Filosofia dell'arte di vivere
- Gerhard Vollmer (1943) - Teoria della conoscenza evoluzionistica
Ø Filosofia della scienza, costruttivismo metodico, filosofia della mente
- Filosofia della scienza
- Thomas Kuhn (1922 – 1996) - Le rivoluzioni scientifiche ed i cambi di paradigma
- Imre Lakatos (1922 – 1974) - Combinò la teoria di Popper con Kuhn
- Wolfgang Stegmüller (1923 – 1991) - Strutturalismo nella filosofia della scienza
- Costruttivismo metodico
- Hugo Dingler (1881 – 1954) - Iniziatore del movimento - creatore della proto fisica teoria pragmatica della conoscenza - Atteggiamento opportunista durante il periodo nazista
- Paul Lorenzen (1915 – 1994) - Propedeutica logica, ortolinguaggio, logica dialogica - Protofisica
- Filosofia della mente
- John Eccles (1903 – 1997) - Neuroscienziato - rappresentante del dualismo con Popper
- Roderick M. Chisholm (1916 – 1999) - Primato degli intenzionali - La conoscenza a priori si fonda sulla verità immanente
- Harry Frankfurt (*1929) - Analisi del concetto di libertà
- Ruth Millikan (**1933) - Spiegazione naturalista dell'intenzionalità
- Jaegwon Kim (*1934) - Concetto di sopravvenienza
- Jerry Fodor (*1935) - Language of Thought (linguaggio del pensiero)
- Thomas Metzinger (*1958) - Teoria dei modelli dell'Io supportata dalle neuroscienze -Teoria rappresentazionista della soggettività (naturalismo)
Ø Strutturalismo e post-strutturalismo, filosofia postmoderna e femminista, neopragmatismo.
Strutturalismo e Post-strutturalismo
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APPROFONDIMENTI SU : Strutturalismo e Post-strutturalismo
Lo strutturalismo è – in filosofia – quel movimento filosofico, scientifico e critico letterario che, sviluppatosi soprattutto in Francia durante gli anni sessanta, estese all'antropologia, alla critica letteraria, alla psicoanalisi, al marxismo e all'epistemologia, le teorie e il metodo dello strutturalismo linguistico.
In particolare nella critica artistica e letteraria (vedi gli studi di Gérard Genette), è stata applicata la teoria e la prassi strutturalista che considera l'opera presa in esame (testo letterario, creazione pittorica o filmica) come un insieme organico scomponibile in elementi e unità, il cui valore funzionale è determinato dall'insieme dei rapporti fra ogni singolo livello dell'opera e tutti gli altri.
Fra i più importanti pensatori associati allo strutturalismo occorre ricordare il linguista Roman Jakobson, l'antropologo Claude Lévi-Strauss, lo psicoanalista Jacques Lacan, il filosofo e storico Michel Foucault, il filosofo marxista Louis Althusser e il critico letterario Roland Barthes.
Con il termine post-strutturalismo si indica la tendenza, in alcuni filosofi francesi degli anni sessanta e settanta, alla radicalizzazione e al superamento della prospettiva strutturalista in campo filosofico (Jacques Derrida, Gilles Deleuze, Jean-François Lyotard), psicoanalitico (Jacques Lacan), politico e sociologico, in ottica neomarxista (Louis Althusser, Michel Foucault) e nell'analisi del testo letterario (Roland Barthes, Maurice Blanchot).
Il prefisso "post", che distingue questa corrente filosofica dallo strutturalismo, non va tuttavia interpretato come il segnale di una contrapposizione; piuttosto che opporsi agli esiti della riflessione strutturalista, infatti, questi pensatori hanno spinto alle estreme conseguenze i concetti e le modalità di svolgimento che le erano propri, fino a dissolverli in direzione decostruzionista, costruttivista, o in ogni caso relativista e postmodernista. Come corrente filosofica, pur non formando una vera e propria scuola (i suoi esponenti sono tuttavia legati fra di loro da molteplici rapporti biografici e accademici), si caratterizza per il rifiuto di attribuire al cogito cartesiano, al soggetto o all'uomo, qualsiasi privilegio gnoseologico o assiologico favorendo invece un'analisi delle forme simboliche, del linguaggio, come costitutive della soggettività piuttosto che come costituite da questa.
Tipici dell'approccio post-strutturalista sono: la ripresa di motivi nietzscheani come la critica della coscienza e del negativo (Deleuze) o il progetto genealogico (Foucault), la radicalizzazione e il superamento della valutazione ontologica del linguaggio heideggeriana e una prospettiva anti-dogmatica e anti-positivista.
POST- STRUTTURALISMO E PENSIERO POLITICO: SPUNTI DI RIFLESSIONE ATTRAVERSO FOUCAULT E DERRIDA
Introduzione
Notiamo, in primo luogo, che Foucault e Derrida sviluppano un pensiero che si può determinare non solo come filosofia politica, e cioè un pensiero che, pur non trattando specificamente concetti e teorie politiche, ha implicazioni politiche, ma anche come filosofia della politica, e cioè un pensiero che istituzionalmente tratta temi e concetti politici. In particolare, è in Foucualt e Derrida che maggiormente si coglie anche una filosofia della politica, ossia delle trattazioni diffuse e sistematiche su temi istituzionali del pensiero politico come potere, libertà, sovranità(in Foucault) o democrazia, diritto, Stato (in Derrida). In particolare, il percorso teorico di Foucault permette di declinare l’analisi del governo degli uomini attraverso le categorie del potere e della biopolitica, delineando parallelamente una critica del paradigma neoliberale. Foucault abbandona, infatti, l’ottica esclusivamente giuridica della sovranità e delle istituzioni, dal momento che egli considera le istituzioni non come l’oggettivazione di uno spazio comune, ma come “la codificazione di rapporti di forza”. Egli, in quest’ottica, assume che non esistono idee o valori universali: ogni concetto, ogni idea è semplicemente frutto di un “discorso” che si afferma a un certo punto nella storia. Per “discorso”, Foucault non intende tanto una ideologia, o una sorta di spirito del tempo; piuttosto, i discorsi sono le lenti con cui gli uomini hanno visto le cose, hanno pensato e agito, lenti che sono imposte sia ai dominanti che ai dominati, non menzogne inventate dai primi per ingannare i secondi e giustificare il proprio dominio.
La prospettiva del post-strutturalismo foucaultiano è attenta, pertanto, a cercare di spiegare come, dal processo continuo dei conflitti strategici tra attori, possa nascere un sistema di posizioni di potere tra loro connesse, ossia un ordine di dominio sociale
Si tratta così di superare le teorie dello Stato repressivo per andare verso un’analisi più raffinata di un Potere reticolare, quotidianamente molecolare, che producendo
sapere, linguaggio, piacere, sofferenza, diventa una vera e propria rete che attraversa l’intero corpo sociale. Queste ricerche che esplorano governo degli uomini, controllo politico, etica e sovranità, culminano nel concetto di biopolitica, divenuto cruciale nel dibattito contemporaneo. Foucault intende, con il termine biopolitica, il modo con cui si è cercato, a partire dal XVIII secolo, di razionalizzare i problemi posti, alla “pratica governamentale”, dai fenomeni specifici di un insieme di esseri viventi costituiti in
popolazione: salute, igiene, longevità, razze.
Egli coglie come, dal momento in cui i processi della modernità si consolidano, si determina, parallelamente, la condizione per cui il potere, anziché esercitarsi dall’alto al basso, ossia verticalmente, diventa una pratica che si costruisce orizzontalmente; gli individui, cioè, imparano a sentirsi autonomamente sottoposti a forme di potere. Questo fenomeno è determinato sia dalla diffusione di scienze come la psicologia, la sociologia, la criminologia, sia dalle nuove modalità di gestione dello spazio e del
tempo, nonché dalle istituzioni, quali scuole, ospedali, carceri, che inducono una particolare fenomenologia della vita sociale, ossia appunto una biopolitica: gli studi foucaultiani hanno emblematicamente mostrato che la modernità ha determinato una dimensione fortemente sistemica, in cui esiste esclusivamente un soggetto fondato sulla conoscenza, che si contrappone al soggetto del mondo greco-romano, fondato, invece, sulla cura di sé.
Dunque, «Le discipline del corpo e le regolazioni della popolazione costituiscono i due poli intorno ai quali si è sviluppata l’organizzazione del potere sulla vita»
Ė in questo contesto che il liberalismo viene colto, criticamente, da Foucault come un passaggio fondamentale: sino al XVIII secolo, il principio del diritto poneva un limite al sovrano; successivamente, invece, la ragione di governo non ruota più attorno alla questione del diritto o della legittimità del sovrano, bensì attorno alla questione di
«come non governare troppo»
Lo strumento intellettuale che gestisce tale questione è l’economia politica: è il mercato a far sì che un buon governo non sia semplicemente un governo che procede secondo giustizia. Il liberalismo, allora, per Foucault, si inquadra come un metodo di razionalizzazione della pratica governamentale: esso non parte come la teoria della Ragion di Stato, dall’esistenza di quest’ultimo per interrogarsi sulle condizioni del suo potenziamento attraverso l’esercizio del governo, ma dalla società, chiedendosi perché ènecessario un governo e quale tipo di rapporto esso debba avere nei confronti della società
Frutto del liberalismo è stato, per Foucault, l'originarsi dell'homo oeconomicus, ovvero di una dimensione antropologica lontana sia dal meccanismo giuridico-politico di legittimazione del potere sovrano, tipico della modernità classica, sia dall'idea del sovrano come supervisore indiscusso della economia.
In conseguenza di tutte queste argomentazioni, la filosofia politica che si individua nel post-strutturalismo di Foucault si può forse inquadrare come una rinuncia alla riflessione sul potere legittimo, motivata tanto dalla consumazione postmoderna della razionalità e del trascendentale, quanto dal sospetto che questi criteri mettano capo in fondo alla legittimazione di poteri esistenti: si tratta di una rinuncia che, quindi, lascia spazio per una politica intesa essenzialmente come resistenza e destabilizzazione.
La lettura derridiana: una dislocazione dei concetti politici.
Se il contributo di Foucault alla riflessione filosofico-politica appare dunque rilevante, non meno influente si può considerare quello di Jacques Derrida che ha affrontato, sostanzialmente a partire dagli anni Novanta, sempre più frequentemente i nodi politici determinatisi nella società contemporanea. Nell’opera di Derrida, va precisato, non si trova una risposta, intesa come soluzione teorica, alla complessa evoluzione della politica contemporanea; si trova, però, una «sollecitazione del concetto del politico», che permette di pensare «uno spazio altro del politico»
Il decostruzionismo di Derrida si può considerare una forma di analisi epistemologica delle categorie filosofico politiche, che hanno maggiore rilevanza rispetto all’evoluzione della società tardo moderna (democrazia, cosmopolitismo, Stato, legge-diritto-giustizia, multiculturalismo, cittadinanza, ecc.). É così il rapporto tra Stato e politica a essere
messo in discussione e ripensato, soprattutto in rifermento al contesto della democrazia. Oggi, la democrazia è considerata come un punto di approdo imprescindibile per una autentica società libera, ma nella tradizione della storia delle dottrine politiche e della filosofia politica, non di rado, si è guardato alla democrazia con sospetto o
preoccupazione, basti ricordare le osservazioni di Friedrich Nietzsche o quelle di Alexis Tocqueville, solo per fare alcuni esempi tra i primi che vengono in mente e che, in genere, sono ritenuti paradigmatici al riguardo. Quindi, quello della democrazia è un concetto più articolato di quanto si possa ritenere e non immune da una componente ideologica.
Secondo Derrida, la radice della democrazia (intesa, va precisato con attenzione, come democrazia a venire, non ancora realizzata) andrebbe individuata in «un’alterità senza differenza gerarchica», ossia richiederebbe una forma di uguaglianza che si sottrae allo schema tipico della società occidentale e della sua tradizione che si fonda sul
razionalismo, sulla preminenza dell’elemento maschile, del legame di familiarità e di fratellanza, dell’autoctonia, della nascita e della nazione. La democrazia appare
come una forza che oscilla tra le dimensioni dell’uguaglianza e della libertà, poiché la democrazia non è né un regime, né una costituzione in senso stretto, come testimonia la pluralità di concretizzazioni in forme politiche differenti del concetto di democrazia: democrazia parlamentare, monarchica, popolare, diretta o indiretta, liberale, democrazia autoritaria, socialdemocrazia, ecc.
E, dunque, il concetto di democrazia, da una parte, si lega alla sovranità statale-nazionale, all’autoctonia, al diritto di cittadinanza per nascita. D’altra parte, la democrazia si lega, e qui sta il suo rinvio, al cosmopolitismo, all’avvenire del diritto internazionale e alla distinzione tra Stati legittimi e Stati che non lo sono. Queste considerazioni assumono alcune implicazioni influenti in chiave giuridico-politica. Infatti, la giustizia, in tale analisi non ha luogo, non può essere circoscritta all’interno di una qualsiasi delimitazione spazio-temporale, tant’è che essa si realizza con l’atto finale, con il nome di chi emette la sentenza. Le leggi non sono giuste in quanto leggi, non si obbedisce loro perché sono giuste ma perché hanno autorità e l’autorità delle leggi si fonda esclusivamente sul credito che si accorda loro.
Il percorso di lettura derridiano, insomma, spingendosi fino al limite in cui la fondazione del giuridico-politico è sospesa sull’abisso dell’anomia, mette in luce l’essenziale decostruibilità del diritto e di ogni assetto istituzionale. Ne risulta influenzato, quindi, il modo in cui valutare i concetti di fondazione e limite della sovranità: il momento della fondazione di uno Stato non può essere pensato come un’origine pura, poiché esso eccede la norma che lo fonda. Nel decostruzionismo, la promessa democratica, custodisce «un rapporto escatologico all’avvenire di un evento e di una singolarità, di un’alterità inanticipabile» Il pensiero politico di Derrida permette di leggere e interpretare concetti e problemi cruciali all’interno del lessico politico contemporaneo, perché c’è una solidarietà di fondo tra l’ontologia e la politica di Derrida: etica e politica non si limitano a constatare il dato, ma si riferiscono anche a qualcosa che non ha ancora avuto luogo, alla speranza di un rischiaramento.
Valutazioni conclusive.
La conoscenza della politica (e dei suoi concetti-chiave) che si può determinare attraverso la lettura delle teorie post-strutturaliste, in definitiva, non è una conoscenza rassicurante, istituzionalizzante; essa riconduce la politica alla sua dimensione problematica, drammatica, polisemica, veicolando una modalità di comprensione più orientata a cogliere nessi e implicazioni, che a delineare prospettive nette e definitive. In definitiva, Foucault permette una trattazione del politico da un punto di vista storico-sociale, insistendo sulle logiche del governo, della ‘microfisica del potere’ e della libertà; Derrida, ripercorrendo e decostruendo la storia del pensiero politico, riafferma il nesso tra linguaggio e politica, cercando di sfuggire agli effetti della dissoluzione della dialettica. Per tali motivi, gli studi post-strutturalisti in generale e quelli di Foucault e Derrida in particolare, possono aiutarci a evitare, nella filosofia politica, visioni e interpretazioni unidimensionali o riduzionismi troppo immediati, favorendo un’apertura di riflessione più profonda e più attenta sul senso civico e politico del mondo contemporaneo. E questo, in fondo, resta un aspetto certamente cruciale e considerevole, anche molto concretamente, per sfuggire quelle derive populiste e quelle banalizzazioni e carenze ideali, che, da tempo, ormai influenzano pericolosamente la sfera politica e le stesse modalità con cui a vario titolo essa viene considerata, tanto dagli studiosi che dagli uomini comuni.
@@@ ---> FINE DEGLI APPROFONDIMENTI SU: Strutturalismo e Post-strutturalismo
- Ferdinand de Saussure (1857 – 1913) - Teorico del linguaggio, il cui metodo fu trasformato in senso filosofico
- Jacques Lacan (1901 – 1981) - Psicoanalista - L'universo del soggetto consiste dell'immaginario e del simbolico
- Michel Foucault (1926 – 1984) - Critica la logica del capitalismo avanzato - Analisi del discorso come archeologia del sapere
- Jacques Derrida (1930 – 2004) - Compito delle filosofia è la decostruzione - La democrazia è l'obiettivo dell'etica.
- Paul Ricoeur (1913 – 2005) - Analisi fenomenologica del linguaggio riflettendo su Heidegger - Filosofia storica
- Postmodernismo
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APPROFONDIMENTI SU : Postmodernismo
In contrapposizione alle ideologie moderniste e alle utopie illuministe, il postmodernismo ne dichiara la fine e avanza la necessità di una reinterpretazione della storia libera da ogni finalismo, rifacendosi in ambito creativo non tanto ad un nuovo stile quanto alla ripresa di forme estetiche del passato ritenendo degne di considerazione allo stesso modo le opere eminenti e quelle della cultura di massa.
In senso letterale il concetto di postmodernismo contiene il senso di una posteriorità nei confronti del moderno, ma non tanto in senso cronologico. " indica piuttosto un diverso modo di rapportarsi al moderno, che non è né di opposizione (antimoderno) né di superamento (ultramoderno)". Il concetto viene applicato a diversi settori culturali: nella teoria critica, in filosofia, design, architettura, arte, musica, letteratura, religione, psicologia, sociologia, cinema ed anche videogiochi.
Alcune definizioni di postmodernismo sono:
- "Il postmodernismo è incredulità nei confronti delle metanarrazioni", Jean-François Lyotard
- "La teoria del rifiutare le teorie", Tony Cliff
- "La narrativa postmodernista si caratterizza per il disordine temporale, il disprezzo della narrazione lineare, la commistione delle forme e la sperimentazione nel linguaggio", Barry Lewis, Kazuo Ishiguro
- "Il postmodernismo sguazza, si immerge, nelle frammentate e caotiche correnti del cambiamento come se non esistesse che cambiamento", David Harvey, The Condition of Postmodernity, Oxford, Basil Blackwell, 1989.
- "Si potrebbe dire che ogni era abbia la sua postmodernità, e che ogni era abbia la sua forma di manierismo (infatti, mi chiedo se "postmodernismo" non sia semplicemente una forma moderna di *Manierismo*...). Credo che ogni era raggiunga momenti di crisi come quelli descritti da Nietzsche nella seconda delle Considerazioni inattuali, quando tratta della pericolosità dello studio della storia (Storiografia). La sensazione che il passato ci stia incatenando, confondendo, ricattando", Umberto Eco, A Correspondence on Post-modernism con Stefano Rosso in Hoesterey, cit., pp. 242–3
- "Credo tuttavia che il postmoderno non sia una tendenza circoscrivibile cronologicamente, ma una categoria spirituale, o meglio un Kunstwollen, un modo di operare", Umberto Eco
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- Gilles Deleuze (1925 – 1995) - La filosofia è continua costruzione di concetti. - Critica della psicoanalisi e del capitalismo.
- Giorgio Agamben (*1942) - Tramite le reazioni ai suoi avversari, la democrazia rischia di distruggere se stessa
- Neo-pragmatismo
- Nelson Goodman (1906 – 1998) - Teoria dei simboli - Modi di generare il mondo
- Richard Rorty (1931 – 2007) - Il concetto di verità può essere capito solo in relazione alla cultura
- Robert Brandom (*1950) - Pragmatico del linguaggio
- Hilary Putnam (*1926 – 2016) - Filosofia della mente - Cervello in una vasca
- Nicholas Rescher (* 1928) - Pragmatismo metodologico
- Filosofia femminista
- Judith Butler (*1956) - Femminismo de costruttivista
- Julia Kristeva (*1941) - Post-strutturalista
Zeferino