Il Porticciolo

Salerno, lunedì 20 marzo 2023

Esco da casa mia per fare due passi. Decido di andare al Porticciolo di Pastena. Poche centinaia di metri e, dopo aver attraversato la breve e stretta viuzza  che immette sullo spiazzo, sbuco nel  Porticciolo.   
Nello spiazzo e sulle panchine non c'è nessuno! Per un momento resto indeciso se andar via o meno, dal momento che non c'è nessuno con cui scambiare qualche parola. Poi mi decido, e vado a sedermi sulla penultima panchina a destra. 
Il sole sta tramontando dietro le nuvole ammassate sulla catena montuosa della Costiera amalfitana.
Il mare è leggermente mosso, c'è un gran silenzio ed il tempo è come fermo.
Un turbamento mi assale, mi entra dentro con l'aria che respiro. Questo Porticciolo continua ad affascinarmi perché è bello e non è mai lo stesso. 
Continuo a restare lì, seduto. Vorrei andare, ma poi resto; e poi ancora mi chiedo perché resto, perché non vado via. Ed è questa sua mutevolezza che mi affascina di più.
Il Porticciolo è splendido nelle giornate splendide di sole, e fa paura quando i forti venti da mare trascinano sullo spiazzo onde enormi, che a volte irrompono in parte nello spiazzo, e sono pericolose. 

Oggi mi sono convinto che il Porticciolo fa parte del mio passare il tempo, e che foto o quadri che lo raffigurano o ritraggono sono ben piccola cosa di fronte alla bellezza e suggestione di quando si sta lì, davanti al mare, con la mente che viaggia su strade sempre nuove; su strade sempre magnifiche, proprio per la loro incompleta e mutevole raffigurazione.   

 

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Tags: Il Porticciolo;

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