Prezzi e Mercati

In  Pretty Woman, celebre film-icona del 1990, una deliziosa Julia Roberts, accompagnata da Richard Gere in un negozio di lusso, sceglie ed acquista a tutto spiano abiti costosissimi senza chiederne minimamente il prezzo, come è giusto che sia in una favola d’ amore, favola celebre ma pur sempre favola …
Noi invece, comuni mortali immersi nella nostra quotidiana realtà, osserviamo e valutiamo bene il prezzo di qualsiasi cosa ci interessi. Ed allora, conviene esaminare attentamente che cosa si intende per prezzo di un bene, e nome e caratteristiche del mercato in cui viene scambiato.
Una semplice definizione  potrebbe essere la seguente: il prezzo è il valore economico di un bene espresso in euro, che varia in base a modificazioni della domanda e offerta (prezzo di mercato).
In base alla Legge della Domanda e dell’ Offerta, in un equilibrio di mercato il prezzo di un bene è il prezzo di equilibrio, e cioè il prezzo di  un determinato bene è stabile quando sono uguali la quantità offerta  e  la quantità richiesta, ed invece cresce se – in assenza di una equivalente offerta –  aumenta la richiesta,  e diminuisce se – in assenza di una equivalente richiesta –  aumenta la relativa offerta.
I fattori che influenzano il prezzo di mercato sono molti ed importanti, e perciò ne parleremo diffusamente in successivi articoli; ora desidero solo indicare quali sono i fattori principali da cui dipende il prezzo di un bene; essi sono: il costo di produzione, la domanda, il tasso di cambio (valutazione/svalutazione dell’ euro, e relative conseguenze), moda, ecc.
Inoltre, mi rendo conto che la stessa definizione della legge della domanda e dell’ offerta non è tra le più semplici, e perciò cerchiamo di chiarirne un poco il significato.

La domanda è la quantità di un bene che i compratori sono disposti ad acquistare ad un certo prezzo. Diversi sono i fattori che influiscono sulla domanda, come ad esempio il reddito del consumatore, o la maggiore o minore necessità di quel bene, ma il fattore più importante è appunto il prezzo del bene, oggetto del mercato. Se il prezzo aumenta, la quantità richiesta diminuisce, e viceversa.
Quindi, il prezzo è il fattore più importante sia per la domanda ma anche per la vendita, nel senso che se il prezzo del bene aumenta, allora  anche l’ offerta aumenta (perché c’ è più interesse a vendere), e se il prezzo del bene diminuisce anche l’ offerta diminuisce (perché c’ è meno interesse a vendere).
In qualsiasi mercato di un qualsiasi bene ( ad esempio, il caffè, o un certo tipo di frutta, o altro genere alimentare), a fronte della domanda dei compratori c’ è l’ offerta dei venditori e, raggiunto l’ accordo sul prezzo, si ha la compravendita.

Nel contesto di questa Guida, il mercato è quello finanziario, perché il bene è lo strumento finanziario (titolo, prodotto) su cui investiamo, e cioè può trattarsi di un’ azione, di una obbligazione, di un ETF, ecc.  Anche la stessa moneta è un bene.  Ma per il resto non cambia nulla: la legge della domanda e dell’ offerta vale comunque.
Così, relativamente al sito Unicredit,  abbiamo – tra i mercati più frequentemente utilizzati –  il  MOT/EUROMOTche è utilizzato  esclusivamente per le obbligazioni ed il mercato EUROTLX, più vasto per tipologia di titoli, che comprende anche la compravendita di azioni e molti altri tipi di obbligazioni non presenti nel MOT, come Obbligazioni dei Paesi Emergenti, Supranational, Bancarie, Corporate, Certificati, ecc.
Ci sono tanti altri mercati, anche importantissimi, come ad esempio il FOREX, il mercato delle coppie di valute, che è il mercato virtuale più grande in assoluto, a livello mondiale, con scambi giornalieri superiori a quelli di qualsiasi altro mercato, e che avvengono praticamente 24 ore su 24.

Mercati sono i “luoghi telematici” dove è possibile acquistare o vendere strumenti finanziari, come azioni, obbligazioni, derivati, fondi comuni di investimento, ecc.

Si suddividono per la loro funzione in:

  • Mercato primario: dove si acquistano i titoli al momento dell’emissione;

  • Mercato secondario: che – contrariamente alla definizione – è quello che noi più comunemente e frequentemente utilizziamo, e che sono le piattaforme informatiche (“sedi di negoziazione”) dove si “incrociano” le proposte di acquisto e di vendita di strumenti finanziari immesse nel sistema telematicamente.

I “mercati” operanti in Italia possono essere suddivisi in tre categorie:

  • Mercati regolamentati (molto liquidi e con ampie informazioni)

  • Sistemi multilaterali di negoziazione (“MTF”, meno liquidi e con molte informazioni, ma meno di quelli regolamentati)

  • Internalizzatori sistematici (soprattutto le banche), abilitati al servizio di investimento di negoziazione per conto proprio  che, in modo organizzato, frequente e sistematico, negoziano strumenti finanziari eseguendo gli ordini dei clienti. Attenzione: la Banca – o altro Internalizzatore sistematico (SIM) –  è l’unico intermediario presente. Questo mercato è il meno liquido di tutti.

Ma che significa liquidità di un mercato finanziario? Provo a dare una mia definizione personalizzata. Un mercato finanziario è molto liquido se ci sono molti scambi, e quindi si può  acquistare e vendere molto facilmente e rapidamente  un prodotto finanziario, qualunque esso sia.  Il FOREX è il mercato più liquido in assoluto, 24h/24, dal lunedì al venerdì.

Ora, attenzione: quando si valuta l’ acquisto di un qualsiasi prodotto finanziario, occorre sempre  chiedersi se ha un prezzo giornaliero, su quale mercato è scambiato, se ci sono commissioni di uscita, opzioni limitanti, …   oppure ecc. ecc. !
Insomma, occorre valutare la maggiore o minore liquidabilità del prodotto ( e cioè se si vende facilmente, rapidamente, e liberamente), altrimenti la vendita del prodotto diventa un problema, tanto più grosso quanto minore  è la  sua liquidità.

Possiamo considerare la legge della domanda e dell’ offerta anche sotto un altro punto di vista. Chi ha fatto un poco di trading online sa che nel Book  l’ Ultimo Prezzo è il prezzo di equilibrio in quel momento dello strumento finanziario osservato (azione, obbligazione, ETF, certificate, ecc), che rimane stabile fin quando il numero dei compratori (a destra del Book, sotto LETTERA) è eguale, anche per quantità, al numero dei venditori (a sinistra del Book, sotto DENARO). Quando il numero dei compratori è maggiore, anche per quantità, del corrispondente numero di venditori, il prezzo di quel titolo sale; e viceversa. E il grafico giornaliero di quel titolo è la documentazione visiva dell ‘ andamento della eterna  battaglia tra compratori e venditori. Ovviamente, il prezzo di un titolo azionario mediamente  è più volatile del prezzo di un titolo obbligazionario, o di un Fondo comune di investimento, ma la dinamica è la stessa.

Approfondisci: —> Il libro ordini (BOOK) – Borsa Italiana
V
erificare che il Prezzo di vendita scende da 5,45 (nella prima colonna) a 5,11 della nona colonna vendendo tutte assieme le 209.980 quote con un corrispettivo di 1.129493,20 €, (supponendo nessun simultaneo acquisto in Lettera).
Verificare che il Prezzo di Acquisto in Lettera sale da 5,5 della prima colonna a 5,635 dell’ ottava colonna, acquistando tutte assieme le 203.978 quote totali in Lettera, per un valore complessivo di 1.137.883 €, (supponendo zero vendite in Denaro).
zeferino.siani@gmail.com

Conoscere la dinamica dei prezzi è importante, sia nella vita quotidiana e sia quando occorre investire consapevolmente e responsabilmente in strumenti finanziari. Per il secondo aspetto, non ci sono altre scelte: o si acquista un poco di confidenza con certi concetti, e si diventa quindi ramo attivo anche nei rapporti con la propria Consulente finanziaria (… per lo più, sono donne!), e cioè per ramo attivo intendo persona in grado di dialogare proficuamente sulle varie opportunità dell’ investimento, oppure si resta ramo passivo, e cioè di Cliente cui spetta la decisione di accettare o rifiutare l’ offerta di un  titolo proposto dalla propria Consulente, ma  senza potersi rendere  ben conto della propria scelta. La condizione migliore è quella in cui il Cliente riesce a valutare responsabilmente e consapevolmente l’ offerta della propria Consulente finanziaria e, avendo deciso per l’ acquisto, effettuare personalmente online l’ acquisto, più velocemente e con minori spese di commissione. Mai però fare di testa propria, a meno che non si è un guru della finanza; le Consulenti finanziarie non solo hanno tanta esperienza, ma hanno anche alle spalle la forza della loro Banca, che periodicamente propone ai propri Clienti i migliori prodotti disponibili al momento.

… E questo è proprio  l’ obiettivo che vorrei conseguire assieme a voi, amici lettori e amiche lettrici del Web.

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