The Soundtracks

Salerno, giovedì 31/10/2013.

Navigando su Internet, ho trovato questa soundtrack (colonna sonora) del film “Mary Poppins”. Ho pensato di utilizzarla per aiutare i giovanissimi, come te Giorgia, e come te Giulia, ad imparare l’ inglese in modo divertente.

http://www.youtube.com/watch?v=i5IW9wK_HNg

Di proposito ho evitato di riportare una delle tante ottime traduzioni presenti su Internet, perchè ho pensato che una mia traduzione personale quasi letterale meglio si presta per una semplice  interpretazione scolastica; eccola!

Basta un poco di zucchero …

In ogni lavoro che deve essere fatto
c’è un elemento di divertimento.
Voi trovate il divertimento e – hop! (… schiocco con le dita)
Il lavoro diventa un gioco.
E ogni compito che voi intraprendete
diventa un pezzo di torta (piacevole)
Uno scherzo! Una baldoria!
E’ molto chiaro da vedere.

Basta un pò  di zucchero e la pillola va giù   [0:22] (* nota)
La pillola va giù
La pillola va giù
Basta un poco di zucchero e la pillola va giù
In un modo più piacevole.

Un pettirosso fa il suo nido   [0:47]
Ha poco tempo per riposare
Pur raccogliendo i suoi pezzetti di spago e ramoscello
anche se abbastanza intento nella sua ricerca
ha una melodia allegra da cinguettar.
Egli conosce una canzone
che farà il lavoro da sola.

Basta un poco di … (refrain)   [1:16]

L’ape che recupera il nettare   [2:34]
dai fiori al favo
non smette mai di ronzare avanti e indietro.
Perché esse prendono un po’ di riposo
da ogni fiore che esse sorseggiano.
E quindi …
e quindi …,
Trovano …,
trovano …,
che Il loro compito non è pesante.

(* nota) —> tempo espresso in minuti e secondi dall’ inizio del video, per facilitare il lavoro di interpretazione.

Cantando sotto la pioggia.

Provando a canticchiare “Basta un poco di zucchero…”, mi sono reso conto che il motivo non è proprio dei più semplici. Mi sono ricordato allora di quest’ altro video: “I’m singing in the rain”, (S. Donen, G. Kelly, 1952).

https://www.youtube.com/watch?v=eFFyctoUoc4
Il testo che segue ha un formato pessimo, ma – a parer mio – è efficace ai fini della interpretazione e traduzione del precedente video.

Traduzione

Du-du-du-du – Du-du-du-du-du-du – Du-du-du-du-du-du – Du-du-du-du-du-du…
I’m singing in the rain (Sto cantando sotto la pioggia) – Just singing in the rainWhat a glorious feelin’,  I’m happy again (Che magnifica sensazione: – Sono di nuovo felice!) – I’m laughing at clouds   So dark up above (Sorrido alle nubi, – Così scure sopra di me.)  – The sun’s in my heart (Ho il sole nel cuore…) – And I’m ready for love (E sono pronto per l’amore!) –  Let the stormy clouds chase Everyone from the place (Lascia che le nubi tempestose inseguano Tutti quanti da qui) – Come on with the rain – (E vai con la pioggia!) I’ve a smile on my face – (Ho un sorriso sul mio volto.) I walk down the lane – With a happy refrain (Cammino lungo il vicolo Con un’espressione felice…) – Just singin’, – Singin’ in the rain.
Dancin’ in the rain –  Dee-ah dee-ah dee-ah – Dee-ah dee-ah dee-ah – I’m happy again! – I’m singin’ and dancin’ in the rain!
I’m dancin’ and singin’ in the rain…

Soundtracks per tutti.

Finora ho utilizzato i  due precedenti soundtracks al solo scopo di invogliare le mie nipotine  all’ apprendimento dell’ inglese…! Ma così – roba da plotone di esecuzione…! – ho sminuito di molto l’ importanza di un argomento come quello delle colonne sonore (soundtracks) . E quindi ritengo doveroso parlarne più estesamente, riferendomi – per essere breve –  sopratutto ad ottimi articoli trovati sul web.
I grandi film hanno sempre bellissime colonne sonore. Faccio, per brevità, solo due esempi classici: “My heart will go on”, cantata da Celine Dion, nel film Titanic, e  gli attacchi con gli elicotteri al ritmo della ‘Cavalcata delle Valchirie’ di  Wagner nel film “Apocalipse Now”.
Vi invito peraltro a dare una occhiata ai tag a fine articolo: ci sono i titoli di soundtracks che hanno fatto la storia del cinema,  e che oltretutto rappresentano un substrato importante dei nostri più bei ricordi.

D’ altra parte, come più volte ho ripetuto, questo blog è dedicato non solo, e sopratutto,  ai nipoti ed ai nonni – e di questi ultimi, specie a quelli giovani mentalmente – , ma anche a tutti coloro cui sta a cuore la cultura e la bellezza delle cose.
Allora, il video ed i links che seguono riguardano appunto sondtracks scelti con  criteri meno restrittivi. I miei stessi nipoti, diventati maggiorenni, conosceranno l’ amore –  la cosa più bella della gioventù – , e credo proprio che saranno interessati più al seguente video che ai due precedenti.

LINKS.

Elisa – The Big Dipper con testo in inglese e in italiano
Le colonne sonore più belle di tutti i tempi
Le migliori colonne sonore di tutti i tempi
One Direction – More Than This ( Lyrics + Pictures )
Star Wars, e altre colonne sonore votate dagli Inglesi.
Il Grande Gatsby

Share this:
Share this page via Email Share this page via Stumble Upon Share this page via Digg this Share this page via Facebook Share this page via Twitter

Orientamento con Carta e Bussola.

Salerno, venerdì 11/10/2013.

Carissime Giorgia e Giulia, a causa delle vostre rispettive lezioni di nuoto e di ritmica alle ore 18, ieri non abbiamo avuto tempo sufficiente per approfondire il compito  di geografia assegnato a scuola sulle mappe geografiche. Lo faccio allora oggi, con questo post indirizzato a voi.
A te, caro Alessandro, che sei più grande, e che l’ anno scorso hai preso un meritatissimo 10 in geografia, raccomando di far vedere a Giorgia e Giulia come navigare su Google Maps, seguendo le semplici istruzioni che di seguito ti fornirò.
Parleremo di punti cardinali, di reticolo geografico, di meridiani paralleli latitudine e longitudine, e di coordinate geografiche; navigheremo su googlemaps; e a fine articolo, accenneremo a come orientarsi disponendo di mappa e bussola.
Vi raccomando di guardare attentamente le immagini di seguito riportate, che dicono più di mille  parole.

Mappe cartografiche.

Semplici mappe cartografiche erano conosciute già nell’ antichità. Eratostene (276 – 195 a.C.), pietra miliare nella storia della cartografia, introdusse per primo il concetto dei paralleli. Successivamente Strabone sviluppò il lavoro di Eratostene, introducendo anche i meridiani.
Oggi esistono decine di tipi di mappe cartografiche, politiche, fisiche, tematiche, nautiche, a grande e piccola scala, ecc.
Vediamo con ordine quali sono gli elementi fondamentali di una mappa geografica moderna.

Punti cardinali.

Anzitutto, ricordiamo  i punti cardinali: Nord (in alto di chi legge), e poi, in senso orario, Est ( a destra), Sud, e Ovest. In figura sono riportati anche i punti intermedi; il Nord è indicato in rosso per ricordare che l’ ago magnetico di una bussola punta sempre al Nord.

punticardinaliGli antichi, che non avevano la bussola, si orientavano con il sole, che in autunno e primavera sorge ad est e tramonta a ovest (in pieno inverno sorge a sud-est e tramonta a sud-ovest, ed in piena estate sorge a nord-est e tramonta a nord-ovest). Oggi siamo in autunno, e quindi, se voi foste antichi viaggiatori in cammino in un territorio privo di punti di riferimenti, dovreste orientare la mappa rivolgendo la punta Est verso il sole, in modo da poter individuare facilmente la posizione sul territorio degli altri punti. In assenza di sole (in un bosco, in una giornata con il cielo coperto da nubi), si orientavano osservando gli alberi, più sviluppati sul lato sud, dove ricevono più sole durante l’ anno.
Con lo sviluppo delle conoscenze e della tecnologia, oggi disponiamo per l’orientamento di sofisticate attrezzature digitalizzate sia per gli spostamenti su terraferma, e sia per la navigazione marittima ed aerea (le rotte). Ma ci sono anche altri utilizzii: ad esempio, soccorso a persone disperse, escursioni, sistemi di puntamento scientifici e bellici, cellulari con GPS, ecc.
Pensate al caos se solo per un attimo venissero a mancare mappe e bussole!

Reticolo geografico.

Paralleli e meridiani formano il reticolo geografico, grazie al quale e’ possibile stabilire la posizione esatta di un luogo sulla terraferma o nel mare mediante le sue coordinate geografiche, e cioè latitudine e longitudine. Ovviamente, occorre chiarire bene tale affermazione, ed è quello che faremo subito!
In figura, le linee numerate, parallele e perpendicolari, sono rispettivamente i paralleli ed i meridiani.

parallelimeridiani

Paralleli, e latitudine.

Come abbiamo detto, le linee orizzontali sono i paralleli. Esse sono circonferenze equidistanti tra loro, la cui lunghezza diminuisce man mano che ci si avvicina ai poli.
I paralleli sono 180, 90 a nord e 90 a sud del parallelo maggiore di tutti,  l’ equatore, detto anche parallelo 0 (zero). L’ equatore è la circonferenza massima del globo terrestre, e’ alla stessa distanza dai poli e divide la terra in due emisferi: l’ emisfero boreale al di sopra dell’ equatore, ed emisfero australe al di sotto. Il numero del parallelo determina la latitudine, cioè la distanza dall’equatore. A seconda che un meridiano è a nord o a sud dell’equatore si parla di latitudine nord o di latitudine sud.
Altri paralleli importanti sono: a nord dell’equatore, abbiamo il tropico del cancro ed il circolo polare artico, mentre a sud abbiamo il tropico del capricorno ed il circolo polare antartico.

Meridiani, e longitudine.

Le linee verticali sono i meridiani, semicirconferenze della medesima lunghezza che passano per i poli, e dividono la superficie terrestre in spicchi. Essi sono in totale 360, numerati a partire dal meridiano fondamentale, di riferimento, che passa per Greenwich, un sobborgo di Londra, dove e’ situato l’ Osservatorio Reale di Greenwich.
vicinilontaniIl meridiano di Greenwich viene identificato col numero zero, ed è detto anche meridiano 0. A partire da esso si contano 180 meridiani positivi verso est, e 180 meridiani negativi verso ovest. Il numero di ciascun meridiano indica la longitudine, cioè la distanza di una localita’ dal meridiano fondamentale misurata in gradi (… definizione che preciseremo tra poco!).

Le coordinate geografiche dell’ Osservatorio Reale di Greenwich sono le seguenti: 51.476465, 0.000000
Quella linea diritta che nella figura passa attraverso la coppia di giovani è la rappresentazione fisica di un piccolissimo tratto della circonferenza immaginaria, detta meridiano 0, passante per i Poli e per Greenwich. Questa linea corre per tutta la Blackheath Avenue – … vi ho passeggiato utilizzando la View Street ! –  del bellissimo parco del “Royal Borroughs of Greenwich”, dove sorgono un Osservatorio astronomico, l’ Università di Greenwich, ed il “National Maritime Museum Gardens”.
Per l’ alto valore scientifico e per la sua bellezza, questo luogo è visitato da  moltissimi turisti. La coppia di turisti dell’ immagine posa stando proprio sulla linea, ed  è  buffo pensare che lui e lei ( fidanzati, coniugi, amici? … non lo sappiamo!) sono vicini fisicamente ma lontani geograficamente, trovandosi ciascuno in emisferi diversi!

Precisazione su misura di latitudine e longitudine.

Siccome la superficie della terra è curva, una distanza su di essa è misurabile esattamente solo in gradi (una misura in Km. e mt. sarebbe inesatta!).
La latitudine di un punto (luogo) è ottenuta misurando in gradi l’arco del meridiano terrestre che intercorre tra quel punto e l’ equatore. L’ arco PA sottende l’ angolo PÔA. Se il punto P si trova esattamente su un parallelo, ad esempio 60°, allora questa è la sua latitudine; viceversa, – caso normalmente più frequente – , si usano anche i decimi ed i centesimi di grado per rappresentare anche i punti intermedi.
La longitudine di un punto (luogo) è ottenuta misurando in gradi l’arco del parallelo terrestre che intercorre tra quel punto e il meridiano di Greenwich. L’ arco PC sottende l’ angolo PBC. Se il punto P si trova esattamente su un meridiano, ad esempio 10°, allora questa è la sua longitudine.; viceversa, – come per la latitudine – , si usano anche i decimi ed i centesimi di grado per rappresentare anche i punti intermedi.

latlongPer capire meglio i concetti di latitudine e longitudine, pensiamo ad essi come a due ventagli che si possono aprire solo da un lato, mentre l’ altro lato è fisso: il ventaglio (angolo) POA, quello verde chiaro,  rappresenta la latitudine di P, ed ha per lato fisso il segmento OA  perpendicolare all’ asse terrestre e passante per il centro; il ventaglio (angolo) PBC, quello verde scuro, rappresenta la longitudine di P, ed ha per lato fisso il segmento CB, che risulta essere perpendicolare all’ asse terrestre e con il punto C sempre appartenente al meridiano di Greenwich (meridiano 0). Se immaginiamo di spostare il punto P sulla superficie terrestre, ci rendiamo conto che il ventaglio della latitudine può aprirsi al massimo di 90° sia al di sopra che al di sotto dell’ equatoere, mentre quello della longitudine al massimo di 180°, sia a destra (+) che a sinistra (-) del meridiano 0.
Ora divertiamoci! Apriamo googlemaps, inseriamo nella casella di ricerca la coppia di valori 0,000000,0,000000: la freccia verde appare nel planisfero di googlemaps (minimizzando parecchio!) nel Golfo di Guinea (Oceano Atlantico), ovviamente sulla linea dell’ equatore e  (e matematico -> … e contemporaneamente) sul meridiano di Greenwich. Ovviamente, i due ventagli in questo punto P (punto origine di latitudine e longitudine) sono entrambi chiusi.
Domandine –  Come stanno i ventagli nei seguenti punti: P(0,000000,180,000000); P(90.000000,0,000000); P(-90.000000,0,000000)? Cosa mi dite sui due seguenti punti: P(0,000000,180,000000); P(0,000000,-180,000000)? Ora che avete capito il giochino, potete esercitarvi da soli!

Il giro del mondo con googlemaps

Caro Ale, innanzitutto impariamo a ricavare le coordinate geografiche di un punto su Google Maps.
Apriamo quindi la pagina e nella casella di ricerca, inseriamo la parola “Colosseo”. Avviciniamoci con lo zoom, facciamo clic destro sul punto che ci interessa, e poi, nel menu a tendina che compare, facciamo ancora clic su “Che cosa c’ è qui?; nel punto in cui abbiamo fatto clic destro, compare una freccia verde, e contemporaneamente nella casella di ricerca di googlemaps compaiono immediatamente i valori di latitudine e longitudine. Copiamo ed incolliamo da qualche parte la coppia di valori. Il risultato dovrebbe essere all’ incirca il seguente: Colosseo -> 41.890276,12.492307.
Ovviamente, vale anche il percorso inverso. Infatti, dopo aver chiuso e riaperto Google Maps, se inseriamo la coppia di valori nella casella di ricerca, ricompare l’ immagine del Colosseo.
Puoi ora divertirti con qualsiasi luogo a piacere: casa tua, casa mia, la tua scuola, quella di Giorgia e Giulia, ecc.; devi solo inserire l’ indirizzo esatto, e ripetere il procedimento che ti ho descritto.
Siamo ora pronti a fare il giro del mondo in meno di un minuto.
Possiamo, ad esempio, partire dall’ Osservatorio Reale di Greenwich, puntare quindi ad Est mantenendoci sullo stesso parallelo, e ritornare poi al punto di partenza dalla parte opposta. Prendendo opportunamente i valori delle coordinate geografiche, possiamo ad esempio verificare che la longitudine prende tutti i valori da 0 a 180, che sono positivi in tutto l’ emisfero occidentale, e negativi in quello orientale.
Infatti, Osservatorio Reale di Greenwich (51.477454,-0.000393) -> Territorio di Chabarovsk, estrema Russia orientale (50.958427,134.941399) -> Oceano Atlantico, quasi al confine con il Pacifico (52.696361,167.636712) -> Oceano Pacifico, quasi al confine con l’ Atlantico (52.696361,-179.355476) -> Calvert Island, Canadà (51.572802,-128.155746) -> Terranova e Labrador (52.321911,-59.604494) -> in pieno Oceano Atlantico (52.268157,-32.27051) -> Lambeth, quartiere di Londra, a pochi Km. da Greenwich (51.49421,-0.110092) – Osservatorio Reale di Greenwich (51.477454,-0.000393).

Ovviamente, possiamo verificare anche che nei due emisferi, la latitudine può prendere tutti i valori da 0 a 90, che sono positivi negli emisferi occidentale e orientale nord, e cioè al di sopra del meridiano 0, e negativi al di sotto.
Ad esempio, mantenendoci sullo stesso meridiano di Salerno, scendiamo giù, un poco oltre la punta estrema meridionale dell’ Africa, in modo da avere all’ incirca le stesse coordinate geografiche di Salerno, ma con valore negativo della latitudine, ad esempio questo punto: -40.446947,18.574212. Possiamo partire da questo punto spostandoci  verso Est e mantenendo all’ incirca costante il valore della latitudine, e quindi ritornare allo stesso punto dalla parte opposta. Ma questo, caro Ale,  lo lascio fare a te.

Uso della bussola: operazioni fondamentali.

Le tecniche di orientamento – descritte nella guida che normalmente  viene rilasciata all’ atto dell’ acquisto – differiscono a seconda del tipo di bussola. Di seguito descriviamo brevemente le operazioni da eseguire per una bussola da carteggio.
Per orientare – come indicato in figura – cartina e bussola verso il Nord, occorre prima ruotare la bussola fino a quando l’indicatore dell’ azimut* non combacia con il nord magnetico indicato dall’ ago, e poi ruotare la cartina fino ad allineare le linee del reticolo alla bussola.
(L’ azimut* è l’angolo formato fra il Nord e la nostra  direzione tra il punto che ci troviamo ed il punto che vogliamo raggiungere).
Ora, cartina geografica (mappa) e bussola sono entrambe ben orientate verso il nord magnetico.

bussolamappaSupponendo che “A” sia la nostra posizione e “B” la destinazione, possiamo ora determinare la direzione da seguire. Allora, mettiamoci di fronte alla mappa con la bussola davanti a noi.
Tenendo ferma la bussola ruotiamo la ghiera mobile della bussola fino ad allineare il Nord corrispondente all’ Azimut con il Nord segnalato dall’ ago magnetico.

Ora, facendo sempre attenzione a mantenere allineati il nord della ghiera con il Nord magnetico, basterà camminare tenendo la bussola davanti a noi, fino a raggiungere il punto di destinazione.

Epilogo.

Oggi lo sviluppo tecnologico mette a nostra disposizione molti strumenti utili. Penso ad esempio al cellulare con GPS.
Ricordo cha da giovane dissi a mio suocero di avviarsi sugli Alburni, che poi lo avrei raggiunto con la mia auto al casone Farina, dove dovevamo preparare il bivacco per “la tre giorni” di caccia la cinghiale. Mio suocero si ostinò a portare anche mio figlio Alfredo, che allora aveva sette max otto anni, e si dormiva tutti in sacco a pelo attorno ad un gran fuoco, aspettando il primo baluginare dell’ alba per l’ inizio della caccia. Tempi mitici.

Camminando in fretta, mi slogai una caviglia. Poteva finir male, bloccato com’ero senza potermi muovere.

Per fortuna, mio suocero si trovò a passare casualmente da quelle parti assieme a tutta la comitiva .. era incavolatissimo contro di me, e ricordo ancora quello che mi disse: ” in montagna si va almeno in due, e con le scarpe giuste” Però, con il GPS avrei risolto tutto!
Perciò, cari nipoti, da maggiorenni, se vi capiterà di fare escursioni o viaggi in territori poco abitati, allora ricordatevi di portare con voi sempre mappa, bussola e cellulare con GPS.

nonno Zeferino

Share this:
Share this page via Email Share this page via Stumble Upon Share this page via Digg this Share this page via Facebook Share this page via Twitter