GLI ACCORDI MUSICALI

Scritto da Zeferino Siani. Pubblicato in Artisti, cantanti/autori, poeti, ecc.

Nella teoria musicale, un accordo è la simultaneità di tre o più suoni aventi un'altezza definita.

Nel lessico proprio della teoria musicale occidentale si definisce accordo la combinazione di due o più intervalli armonici ordinati per intervalli di terza, e non solo, dove per combinazione (detta anche sovrapposizione) di due intervalli armonici si intende la loro simultaneità ed il fatto di avere in comune la nota di altezza intermedia tra le rimanenti, come ad esempio:

I suoni che costituiscono un accordo vengono contati una sola volta a prescindere dall'ottava a cui appartengono; ad esempio, i tre accordi mostrati qui di seguito sono accordi di tre suoni essendo composti, a varie altezze, dalle note domi e sol:

Nel primo e nel secondo caso l'unica differenza consiste infatti nell'ottava di appartenenza del suono mi. Si dice che i due accordi in questione hanno la stessa composizione, ma differente disposizione.


La disposizione dei suoni che costituiscono un accordo può essere "a parti strette" (se tutti i suoni che lo compongono rientrano nell'intervallo di un'ottava) oppure "a parti late" (quando tutti i suoni che lo compongono non sono compresi nell'intervallo di ottava; inoltre, in questo caso, l'intervallo di ottava è la distanza maggiore che può intercorrere tra un suono e l'altro). Nel terzo caso invece i suoni sol e do sono raddoppiati, sono cioè presenti simultaneamente in due differenti ottave. La presenza di raddoppi (e/o soppressioni) è irrilevante per stabilire la densità con la quale un accordo si presenta.
I tre accordi si presentano inoltre in tre differenti posizioni, in quanto il suono più acuto è differente nei tre casi. Avendo al contrario tutti e tre la stessa nota come suono più grave, essi si presentano nel medesimo stato (in questo caso, lo stato fondamentale). Un accordo formato da tre suoni è detto "triade". Un accordo possiede tanti "rivolti" quante sono le note che lo compongono. Spostando il suono più grave di una triade allo stato fondamentale, all'ottava superiore, si ottiene il primo rivolto. Spostando la nota più acuta di una triade in stato fondamentale, all'ottava inferiore, si ottiene il secondo rivolto.
Questi concetti verranno definiti e chiariti meglio in seguito.

Accordi nell'armonia tonale

Gli accordi basilari dell'armonia tonale si ottengono mediante la combinazione di due o più intervalli armonici di 3ª (maggiore, cioè costituito da due toni o minore, costituito da un tono e un semitono), a partire da uno dei gradi di una tonalità prefissata che viene detto «suono fondamentale» o semplicemente «fondamentale» dell'accordo. Sono perciò esclusi dall'armonia tonale i power chord (bicordi di quinta) e gli accordi sospesi (i "sus", che alla 3ª sostituiscono la 2ª o la 4ª).

A seconda del numero di note dei quali sono formati, nell'armonia tonale si individuano i seguenti gruppi di accordi basilari:

La specie delle terze (maggiore o minore) che compongono un accordo determina il tipo di accordo che esse formano.

Possibili combinazioni di accordi a tre voci

Composizione Nome Simboli

(parziale)

minore diminuita triade diminuita (ad esempio Do-Mi♭-Sol♭) dim, °
minore giusta triade minore (ad esempio Do-Mi♭-Sol) m, -, Mi, mi
maggiore giusta triade maggiore (ad esempio Do-Mi-Sol)
maggiore eccedente/aumentata triade eccedente/aumentata (ad esempio Do-Mi-Sol♯) aug, +

Possibili combinazioni di accordi a quattro voci

Composizione Nome Simboli

(parziale)

minore diminuita diminuita accordo di settima diminuita 7dim, º7
minore diminuita minore accordo di settima minore con quinta diminuita (o semidiminuito) −7/5−, m7♭5, ø
minore giusta minore accordo di settima minore −7, m7
minore giusta maggiore accordo minore con settima maggiore −7+, mmaj7, m7M
maggiore giusta minore accordo di settima dominante 7
maggiore giusta maggiore accordo di settima maggiore 7+, maj7, 7M, Δ
maggiore eccedente/aumentata minore accordo di settima dominante con quinta eccedente/aumentata aug7
maggiore eccedente/aumentata maggiore accordo di settima maggiore con quinta eccedente/aumentata maj7#5

Gli accordi composti da quattro suoni possono anche essere considerati come triade + basso per cui, ad esempio:
Do7+= Mi−/Do
Re−7 = Fa/Re
Mi−7 = Sol/Mi
Fa7+ = La−/Fa
Sol7 = Siº/Sol
La−7 = Do/La
Si−7/5− = Re−/Si

Nomenclatura, notazioni, convenzioni

I termini e le definizioni qui introdotte valgono in senso stretto nell'ambito dell'armonia tonale, ma sono validi più in generale anche in altri ambiti, ove tuttavia possono necessitare di qualche adattamento.
Intervallo tra un suono
e la fondamentale
Nome del suono
8ª, 15ª, ...
3ª, 10ª, ...
5ª, 12ª, ...
7ª, 14ª, ...
In un accordo di settima allo stato fondamentale si potranno dunque avere, oltre alla fondamentale, l'8ª, la 3ª, la 5ª e la 7ª.
Entrambe queste nomenclature sono fondamentali nello studio dell'armonia.
Le posizioni melodiche vengono anche indicate dal numero ordinale corrispondente al suono del canto:
Posizione
melodica
Suono del canto Numero della
posizione
I 8
II 3
III 5
IV 7

I seguenti accordi sono in I, II e III posizione melodica o posizione melodica 8, 3, 5, rispettivamente:

In genere la disposizione dell'accordo di sinistra è definita lata mentre quella dell'accordo di destra stretta. In quest'ultima, infatti, ad eccezione del basso, le altre parti sono disposte in modo che ad una nota dell'accordo succeda immediatamente la successiva, così da ottenere una struttura molto ravvicinata.

Morfologia e sintassi armonica

La composizione, lo stato, la posizione, la disposizione e la densità di un accordo ne determinano la morfologia, ovvero lo individuano e descrivono per come esso si presenta, avulso dai molteplici contesti musicali nei quali può essere rinvenuto.

Di converso un accordo può essere studiato all'interno del proprio contesto in relazione a molteplici fattori che ne determinano in vario modo la morfologia quali:

Tali aspetti ricadono nell'ambito della sintassi armonica che si occupa di studiare le leggi di concatenazione e utilizzo degli accordi, intese non in senso assoluto ma di uno studio storico e soprattutto stilistico oltre che nel contrappunto e della composizione.
Tale studio richiede l'utilizzo di strutture concettuali e notazioni affatto diverse che tengano conto delle prassi compositive, di scrittura ed esecutive del genere di musica oggetto di indagine. Un esempio di questo è fornito dal confronto tra l'impostazione classica nello studio dell'armonia, vicina a quanto mostrato fin qui ed orientata all'analisi della musica scritta, di solito il frutto compiuto del lavoro di un solo compositore e pensata per essere eseguita in modo fedele alle sue prescrizioni, e l'impostazione jazz, orientata all'improvvisazione e volta ad una ben maggiore libertà di destinazione strumentale ed esecutiva in genere.

PIANOFORTE ONLINE – GLI ACCORDI

Dopo aver definito le caratteristiche fondamentali degli accordi, passiamo ad esaminare per sommi capi come si premono i tasti e come si suonano gli accordi al pianoforte.

Il piano si suona con le dita pollice, medio e mignolo di entrambe le mani; mano destra per le note più acute e mano sinistra per quelle più basse.
Le  dita di entrambe le mani non debbono essere rilassate ma piuttosto ben tese e  .... precisare in seguito! 

Video sviluppati da Antonio Gennari:

[1] Lezioni di Pianoforte - School of piano - Beyer - Introduzione

[2] Lezioni di Pianoforte - School of piano - Beyer - Mano Destra

Come imparare tutti gli accordi in pochi minuti - Tutorial

Dettagli:

0:57/7:31 https://youtu.be/2zV2pW_BHXY?t=46

Partendo dal Do Maggiore (come riferimento, tasto bianco che precede i due tasti neri), faremo l’accordo di Do Maggiore e di Do minore, poi Re Maggiore e Re minore, Mi Maggiore e Mi minore, e così di seguito.  

Do Maggiore = DO + MI + SOL (C maj = C+E+G)
Poi Do minore (tasto bianco), poi successivo tasto nero con il dito indice) = DO + Mib + Sol (C + Eb + G)
Re Maggiore (primo tasto bianco dopo nero) (RE+FA#+LA) D maj (C+Eg+B)
Re minore (RE+FA+LA) = D minor (D+F+A)
Mi maggiore Mi+Sol#+Si = E+Eg#+B
Mi minore = Mi+Sol+Si = E minor (E+G+B)

Fa maggiore = Fa+La+Do = (F+A+C)
Fa minore = Fa+Lab+Do = (F+Ab+C)
Sol Maggiore  = Sol+Si+Re = G+B+D
Sol Minore = Sol+Sib+Re = G+Bb+D
La Maggiore La+Do#+Mi = (A maj+C#+E)
La minore = La+Do+Mi = (A+C+E)
Si Maggiore = Si+Re#+Fa# = (B maj =B+D#+F#)
Si minore = Si+Re+Fa# = (B minor=B+D+F#)

Ora passiamo ai diesis e ai bemolle:

Do# o Reb Maggiore = Do#+Fa+Sol# = (C#+F+G#)
Do# minore o Reb minore = Do#+Mi+Sol# = (C#+E+G#)
https://youtu.be/2zV2pW_BHXY?t=229

Mib o Re# maggiore = Mib+SOL+Sib (Eb+G+b)
https://youtu.be/2zV2pW_BHXY?t=236

Mib o Re#minore = MIb+SOLb+Sib (Eb+Gb+Bb)

Fa# o SOLb maggiore = Fa#+LA#+DO# = (F#+A#+C#) 



Tutti gli accordi maggiori e minori al pianoforte in pochi minuti
I rivolti in musica: cosa sono e perché si usano

Link utili

ZEFERINO - Musescore tutorial completo in italiano - tutte le lezioni 
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Salerno - Mercoledì 9 Aprile

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[1] Lezioni di Pianoforte - School of piano - Beyer - Introduzione

[2] Lezioni di Pianoforte - School of piano - Beyer - Mano Destra

Come imparare tutti gli accordi in pochi minuti - Tutorial

Dettagli:

0:57/7:31 https://youtu.be/2zV2pW_BHXY?t=46

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TABELLA

TABELLA di TUTTI gli ACCORDI MUSICALI

Ecco una tabella degli accordi musicali in notazione anglosassone, con le corrispondenze tra le note italiane e quelle anglosassoni.

Corrispondenze tra Note Italiane e Anglosassoni

Tabella degli Accordi

Ecco alcuni degli accordi più comuni in notazione anglosassone:
| Accordo Italiano | Notazione Anglosassone |
|------------------|-----------------------|
| Do Maggiore | C |
| Do Minore | Cm |
| Re Maggiore | D |
| Re Minore | Dm |
| Mi Maggiore | E |
| Mi Minore | Em |
| Fa Maggiore | F |
| Fa Minore | Fm |
| Sol Maggiore | G |
| Sol Minore | Gm |
| La Maggiore | A |
| La Minore | Am |
| Si Maggiore | B |
| Si Minore | Bm |

PRONTUARIO DEGLI ACCORDI

Questa tabella dovrebbe aiutarti a comprendere e utilizzare gli accordi in notazione anglosassone nella tua musica!

Prontuario-degli-accordi-a-3-4-e-5-Voci.pdf

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Basta fare clic sulle finestre laterali a sinistra del video per visualizzare uno per uno tutti gli accordi e tutto quello che c’è da sapere sugli accordi.

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I rivolti in musica: cosa sono e perché si usano
Prontuario di tutti gli accordi
 

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