La Commedia “Sogno di una notte di mezz’estate”, di William Shakespeare, si svolge in parte nel palazzo di Teseo, duca di Atene, ed in parte in un bosco nei pressi della città.
Simbolicamente, questo bosco è il luogo dei nostri sogni; in questo notturno mondo incantato, “in una notte di mezza estate” confluiscono i personaggi di tre storie intrecciate, e collegate tra loro dalla celebrazione del matrimonio tra Teseo, duca di Atene, e Ippolita, regina delle Amazzoni.
Nella prima storia (Atto I, Scena I) ci sono Lisandro e Demetrio, due giovani ateniesi entrambi innamorati di Ermia; quest’ultima ama Lisandro, mentre la sua amica Elena è innamorata di Demetrio. Egeo, il padre di Ermia, ricorrendo all’ autorità del duca, vuole obbligare la figlia a sposare Demetrio. Allora Ermia fugge con Lisandro nel bosco, seguiti da Elena e Demetrio, e nel buio del bosco, presi anche dalle loro schermaglie d’ amore, finiscono per perdere l’ orientamento.
Nella seconda storia, Oberon, re degli elfi, generoso ma anche ostinato, e la moglie Titania, regina delle fate, deliziosa figura femminile forte ed autoritaria, ma al tempo stessa tenera ed innamorata, giungono anch’ essi nello stesso bosco per partecipare alle nozze tra Teseo ed Ippolita, che debbono avvenire tra quattro giorni.
Sono in lite tra loro perchè Oberon vuole per se come paggio il servo indiano di Titania, che però non vuole darglielo. Per riuscire nel suo intento, Oberon si serve di un filtro magico, facendosi aiutare successivamente anche da Puck, chiamato anche Hobgoblin, o Robin Goodfellow (un personaggio tratto dal folclore britannico).
Puck, è un malizioso folletto, etereo e burlone, che si diverte a ingarbugliare le cose con il suo magico succo.
L’ intreccio è piuttosto complicato, per poterlo descrivere brevemente qui.
Nella terza storia, un gruppo di artigiani da quattro soldi, diretti da Nick Bottom, il Tessitore, si riunisce nel bosco per le prove di uno spettacolo da rappresentare al palazzo ducale come uno dei tanti momenti di festeggiamento dell’ imminente matrimonio. Fra di loro spicca Nick Bottom, il Tessitore, uno dei più apprezzati personaggi comici di Shakespeare.
Nick Bottom e Puck, pur essendo personaggi secondari, sono però molto ben riusciti.
Nella loro grottesca recita al palazzo ducale di Teseo, questi attori-artigiani faranno divertire tutti.
A parer mio, con questo “teatro nel teatro” imperniato sulla comicità plebeo-popolaresca, Shakespeare tocca il punto più alto della genialità di questa sua commedia.
Alla fine, dopo innumerevoli peripezie e situazioni divertenti, Amore impera, ed il sogno sconfigge la realtà.
Oggi la realtà è ben diversa. L’ Amore è una meteora, sopraffatto da egoismi materialistici, e dalla violenza. Ed allora, per una boccata di ossigeno, per un ritorno transitorio alla nostra intima natura, conviene leggere “Sogno di una notte di mezza estate”, di cui di seguito anticipo alcuni stralci:
Mancano quattro giorni alle nozze tra Teseo, duca di Atene, ed Ippolita, regina delle mazzoni. Teseo si lamenta con Ippolita perchè i giorni sembrano non passare mai, ed Ippolita lo consola con queste parole:
“ Four days will quickly steep themselves in nights;
Four nights will quickly dream away the time;
And then the moon, like to a silver bow
New bent in heaven, shall behold the night
Of our solemnities. ”
” I quattro giorni svaniranno presto nella notte;
Le quattro notti svaporeranno presto nei sogni;
E allora la luna, come un arco d’ argento
Appena teso in cielo, proteggerà la notte
Dei nostri festeggiamenti. ”
Hermia e Lisandro si amano di un amore contrastato, perchè Egeo, padre di Hermia, vuole e chiede a Teseo che sua figlia sposi Lisandro, amato a sua volta da Helena, che purtroppo non è corrisposta.
HERMIA
I frown upon him, yet he loves me still.
Io lo guardo accigliata, ed egli m’ ama.
HELENA
O that your frowns would teach my smiles such still!
Potesse il tuo cipiglio insegnar tanta astuzia al mio sorriso!
HERMIA
I give him curses, yet he gives me love:
Gli lancio maledizioni e lui mi rende amore.
HELENA
O that my prayers could such affection move!
Potessero le mie preghiere destar quest’ amore.
HERMIA
The more I hate, the more he follows me.
Più l’ odio, più mi segue.
HELENA
The more I love, the more he hateth me.
Più l’ amo, più mi odia.
La Commedia si snoda in modo armonioso e leggero. Sopratutto, quell’ alone d’ incanto e di notturna magia del bosco impregna anche il lettore, che, leggendo questa commedia, ha l’ impressione di aggirarsi anch’ egli nel bosco al chiaro di luna”.
Alla fine Teseo, il principe “solare”, si dice soddisfatto che tutto è finito per il meglio (i matrimoni passano da uno a tre, e cioè anche quelli delle coppie Lisandro-Hermia, e Demetrio-Elena), e dice di non credere ” a queste vecchie favole e a queste burle delle fate”.
E però più saggiamente Ippolita dice:
“Ma quanto sarebbe, a udir costoro, avvenuto la notte scorsa,
e come le loro menti sarebbero state tutte insieme sconvolte,
non può essere soltanto l’ effetto dell’ illusione,
arriva quasi ad avere la piena consistenza della realtà…
Certo, ha del prodigioso”.
“ But all the story of the night told over,
And all their minds transfigured so together,
More witnesseth than fancy’s images,
And grows to something of grat constancy;
But howsoever, strange and admirable.“